I ricercatori dell’Università di Otago in Nuova Zelanda hanno scoperto che il kiwi è un potente stimolatore dell’umore. Le loro conclusioni sono state illustrate in uno studio appena pubblicato su The British Journal of Nutrition dove viene spiegato come sia riuscito a migliorare la vitalità e l’umore in soli quattro giorni.
La co-autrice dello studio, la professoressa Tamlin Conner del dipartimento di psicologia dell’università, ha spiegato: “Il kiwi è un frutto denso di sostanze nutritive, relativamente ricco di fibre, folato (vitamina B9) e potassio, tutti elementi che sono stati collegati alla salute mentale. È un’ottima fonte di vitamina C, che ha dimostrato una riduzione dose-dipendente della depressione e dei disturbi totali dell’umore nei giovani uomini che consumano bassi livelli di frutta e verdura. È bello che le persone sappiano che piccoli cambiamenti nella loro dieta, come l’aggiunta di kiwi, possono fare la differenza nel modo in cui si sentono ogni giorno”.
L’assunzione di vitamina C è stata collegata a un miglioramento dell’umore, della vitalità, del benessere e a una riduzione della depressione. Tuttavia fino ad ora poche ricerche hanno valutato la rapidità con cui si verificano i miglioramenti dell’umore dopo l’introduzione di integratori di vitamina C o di fonti alimentari integrali. Conner e il suo team hanno cercato di colmare questa attraverso un intervento dietetico di otto settimane su 155 adulti con bassi livelli di vitamina C. I partecipanti hanno assunto ogni giorno un integratore di vitamina C, un placebo o due kiwi. Poi è stato chiesto loro di riferire la vitalità, l’umore, il benessere, la qualità del sonno, la quantità di sonno e l’attività fisica attraverso sondaggi su smartphone.
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I ricercatori sono infine giunti alla conclusione che integrare i kiwi ha migliorato la vitalità e l’umore entro 4 giorni, con un picco intorno ai 14-16 giorni. La vitamina C, invece, ha migliorato marginalmente l’umore fino al 12° giorno. Secondo l’autore principale, il dottor Ben Fletcher, lo studio permette di capire meglio che quello che mangiamo è fondamentale e può avere un impatto relativamente rapido su come ci sentiamo.
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