Stai seduto 10 ore al giorno per lavoro? Potresti avere gravi conseguenze

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Stai seduto 10 ore al giorno per lavoro? Potresti avere gravi conseguenze

| 16/10/2024
Fonte: Pexels

Il rischio di demenza è molto elevato

  • Uno studio ha rilevato che passare 10 ore al giorno seduti può aumentare il rischio di demenza negli adulti sopra i 60 anni
  • La ricerca è stata condotta su circa 50.000 volontari over 60 e ha rilevato che la durata complessiva del tempo sedentario è associata all’aumento del rischio di demenza
  • Non importa se il tempo sedentario è interrotto da frequenti pause o è continuo, l’aumento del rischio di demenza è stato osservato superando le 10 ore al giorno
  • La sedentarietà è particolarmente dannosa per la salute del cervello, suggerendo l’importanza di ridurre il tempo trascorso inattivi
  • In uno studio separato si è scoperto che l’ormone irisina, rilasciato durante l’esercizio fisico, potrebbe ridurre le placche di proteina beta amiloide associate all’Alzheimer

 

Quando si lavora in ufficio – o peggio ancora in smart working – il rischio di passare gran parte della giornata seduti è reale. Spesso e volentieri, infatti, si passa dalla scrivania al tavolo da pranzo e dal tavolo da pranzo alla scrivania oppure direttamente al divano o al letto se non si ha spazio per allestirsi a casa una postazione per lavorare. Tutti comportamenti che ci sembrano normali, ma di cui in realtà ci si potrebbe pentire molto presto.

Trascorrere 10 ore o più al giorno seduti potrebbe infatti aumentare il rischio di demenza negli adulti di età superiore ai 60 anni, secondo uno studio condotto dall’Università della California meridionale di Los Angeles e pubblicato sulla rivista medica JAMA. Questo rischio sembra essere indipendente dalla modalità con cui si raggiunge tale soglia, che sia attraverso lunghi periodi seduti o intervallati da frequenti pause. La ricerca ha coinvolto circa 50.000 volontari over 60, seguiti nel database medico UK Biobank.

Non basta interrompere i lunghi periodi seduti

Indipendentemente dalla provenienza del tempo sedentario, la sua durata totale è risultata associata a un aumento del rischio di demenza. Nonostante la pratica consigliata di interrompere i lunghi periodi seduti, lo studio mette in evidenza l’importanza di limitare il tempo totale trascorso seduti, indipendentemente dalla distribuzione del tempo. L’aumento del rischio di demenza è stato osservato soprattutto superando le 10 ore al giorno.

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La ricerca ha sottolineato che la sedentarietà potrebbe essere particolarmente dannosa per la salute del cervello, evidenziando l’importanza di limitare il tempo trascorso inattivi. L’attività fisica è stata suggerita come possibile antidoto all’insorgere di demenza. In uno studio separato, è emerso che l’irisina, un ormone rilasciato durante l’esercizio fisico, ha un effetto positivo nella riduzione delle placche di proteina beta amiloide associate all’Alzheimer.

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