Un’iniziativa insolita di sensibilizzazione
- Una scuola guida in Giappone ha offerto lezioni di guida sotto l’effetto dell’alcol come parte di una campagna per combattere la guida in stato di ebbrezza
- L’esperimento è stato supervisionato dalla polizia e condotto da istruttori e membri delle forze dell’ordine
- L’iniziativa è nata dopo un grave incidente stradale causato dall’alcol nel 2006, in cui morirono diverse persone
- Una giornalista ha partecipato all’esperimento e non si è resa conto delle maggiori difficoltà nel guidare dopo aver consumato alcol
- L’obiettivo dell’esperimento è sensibilizzare gli automobilisti sui pericoli della guida in stato di ebbrezza e far loro capire che, anche se si sentono sicuri, l’alcol compromette le capacità di guida
Bere o guidare, la scelta è obbligata! Ma se fosse possibile fare entrambe le cose, ovviamente in contesti controllati e per capire cosa succede? Lo scorso 21 agosto, a Fukuoka, in Giappone, una scuola guida ha lanciato un esperimento piuttosto insolito per gli automobilisti: guidare sotto l’effetto dell’alcol! È stato infatti offerta ai guidatori ubriachi la possibilità di mettersi al volante su un circuito. L’insolita operazione è stata condotta sotto la supervisione della polizia. I conducenti sono stati invitati a bere prima di mettersi al volante. Sebbene il concetto possa sembrare piuttosto bizzarro, in realtà è stato ideato per combattere la guida in stato di ebbrezza, nell’ambito di una campagna della polizia volta a convincere gli automobilisti troppo sicuri di sé a non bere mai quando si deve guidare.
Dietro questo esperimento insolito ci sono, come detto, istruttori e membri delle forze di polizia. L’iniziativa è stata lanciata dopo un terribile incidente stradale, causato dall’alcol, in cui morirono diverse persone, tra cui tre bambini piccoli. Era il 2006 e la polizia diede il via a questa iniziativa in occasione del 17° anniversario di questa terribile tragedia. Una giornalista del quotidiano Mainichi Shinbun ha provato l’esperimento, accompagnata da un collega sobrio. Ha raccontato: “Durante la prova, tre sfide attendevano i conducenti lungo il percorso: uno ‘slalom’ per sterzare evitando gli ostacoli, una curva a S e un percorso a gomito con curve strette”.
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Non si percepisce di essere sotto l’effetto di alcol
Inizialmente, la giornalista ha completato le tre tappe in modo sobrio e senza preoccupazioni. Poi ha ripetuto le tappe con 0,3 milligrammi di alcol per litro di aria espirata e l’esperienza è stata ovviamente più difficile da gestire. La guida anomala e le eccessive deviazioni di velocità, soprattutto in curva, sono state notate dal vicedirettore della scuola guida che si trovava a bordo dell’auto. La giornalista, invece, non si è resa conto di guidare sotto l’effetto dell’alcol. Una sensazione di invincibilità che le scuole guida giapponesi vogliono evidenziare: “Anche se l’alcol compromette le capacità necessarie per guidare, come la capacità cognitiva, la capacità di giudizio e la capacità di manovrare il veicolo, il conducente presume di guidare in modo sicuro: questo è il pericolo della guida in stato di ebbrezza”.
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