Ecco come lo schermo del pc può farci invecchiare più velocemente

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Ecco come lo schermo del pc può farci invecchiare più velocemente

| 29/05/2024
Fonte: Pixabay

Raggi UV e luce HEV: ecco perché sono ugualmente dannosi

  • I dispositivi elettronici emettono una luce visibile ad alta energia, anche nota come luce blu
  • Un team di ricercatori ha dimostrato che l’esposizione agli schermi di tablet, pc e smartphone ci fa invecchiare più in fretta
  • Tutta colpa della luce blu: raggiunge gli strati profondi della pelle favorendo la produzione di radicali liberi
  • La luce HEV è deleteria anche per gli occhi
  • Ecco tutti i consigli per correre ai ripari

 

Lavorate al pc, davanti al quale siete soliti trascorrere la maggior parte della vostra giornata? Cattive notizie in arrivo per voi: gli ultimi studi sembrano suggerire che la luce emessa dai dispositivi elettronici causi invecchiamento precoce. La fonte incriminata di rughe e borse sotto gli occhi, quindi, non sarebbe solo il computer, ma anche tablet, smartphone, tv e qualsiasi apparecchio in grado di emanare la luce HEV (High Visible Energy).

A sostenerlo sono le ricerche dell’Università di San Paolo, in Brasile. Stando alle evidenze dei ricercatori, la luce blu (o HEV) sarebbe pericolosa tanto quanto i raggi ultravioletti. Sebbene, infatti, permei nella pelle con intensità debole, grazie ad un’esposizione lunga e costante è in grado di raggiungere gli strati più profondi del derma, provocando la comparsa di macchie cutanee, perdita di elasticità e, più in generale, di tutti quei segni del viso associati all’invecchiamento.

Tutti i consigli per limitare i danni della luce blu

In realtà, però, non abbiamo ancora menzionato l’aspetto peggiore della faccenda: a differenza della protezione solare, efficace contro i raggi UV, ad oggi non esistono creme e lozioni in grado di schermare la pelle, tutelandola dall’azione nociva della luce Visibile ad Alta Energia. Inoltre, non è solo la cute a fare le spese dell’esposizione prolungata agli schermi, ma anche i nostri occhi.

Infatti, la luce blu può causare disturbi della vista, come visione sfocata, difficoltà di messa a fuoco, secchezza oculare, fino ad aumentare il rischio di insorgenza di patologie più gravi, come distacco della retina, maculopatie e glaucoma. Fortunatamente, però, sono stati messi a punto dei particolari filtri di ultima generazione da applicare sullo schermo dei dispositivi elettronici per proteggere gli occhi.

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Come ridurre al minimo gli effetti negativi derivanti dall’esposizione alla luce HEV? In primo luogo, dovremmo usare i device solo nel caso in cui sia strettamente necessario, limitando l’utilizzo dello smartphone. Secondo poi, gli esperti raccomandano di fare delle pause dallo schermo ogni 30 minuti. Infine, va rispettata la distanza che intercorre tra noi e l’apparecchio: è fondamentale che ci sia uno spazio non inferiore agli 80 centimetri.

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