Nella conversazione che ha voluto condividere, emergono toni e atteggiamenti che lei stessa definisce coercitivi. Non si tratta di ordini espliciti, ma di pressioni sottili, di tentativi di farle cambiare idea attraverso ragionamenti che hanno il sapore del controllo e della manipolazione. E poi, come se non bastasse, anche qualche minaccia velata, che pur non spaventandola, l’hanno spinta a riflettere ancora più seriamente sulla sua relazione.
