A Magenta, un comune non lontano da Milano, la giornata di Pasquetta ha visto la classica fuga senza pagare il conto. Sei ragazzi sono infatti fuggiti da un agriturismo senza saldare i 400 euro spesi. Al termine del pasto, la comitiva era uscita dal ristorante con la scusa di fumare una sigaretta, salvo poi dileguarsi nel nulla. Poi, però, dopo qualche giorno si sono pentiti. A circa una settimana di distanza, infatti, hanno inviato i soldi e un biglietto di scuse tornando sui propri passi.
Dopo che i giovani erano scappati dal locale senza pagare, i gestori dell’agriturismo avevano espresso attraverso un post pubblicato sulla pagina ufficiale di Facebook dell’agriturismo tutta l’amarezza dello staff per quanto era successo. Queste erano state le loro parole, rammaricandosi della mancanza di rispetto avuta dai ragazzi: “Non è tanto per la questione di soldi, ma proprio per l’assoluta mancanza di rispetto verso chi come noi dedica tutti i giorni di festa per far stare bene gli altri, sacrificando spesso anche i propri rapporti famigliari… Questo fa molto male”.
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Poi, però, il direttore della cooperativa che ha sede nell’agriturismo ha ricevuto una telefonata. Dall’altro capo del telefono c’era un uomo che gli ha comunicato di essere riuscito a far ragionare i ragazzi e che quindi avrebbero pagato per quanto avevano consumato. Poco tempo dopo la stessa persona, forse un amico, forse il padre di uno di loro, ha richiamato avvisando il titolare del locale di guardare nella cassetta della posta. Dentro la buca delle lettere c’erano 400 euro e un biglietto con su scritto con il pennarello: “Questi sono i soldi dei sei ragazzi. Vi chiedo ancora scusa per il gesto ipocrita e vi auguro una buona continuazione”.
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