Il Santuario italiano costruito a picco su una scogliera che sfida la gravità

Il Santuario Madonna della Corona e la sua posizione impossibile

 

Tra le rocce della catena montuosa del Monte Baldo, in provincia di Verona, si trova un luogo sacro dalla posizione impossibile, il Santuario Madonna Della Corona. Nonostante la sua palese sfida gravitazionale, arroccata sul fianco di un’aspra scogliera, la cappella vanta secoli di storia come luogo di pellegrinaggio caratterizzato da ripide escursioni, viste panoramiche e riflessioni meditative. E continua ad attrarre coloro i quali di certo non temono le altezze. Se vi state chiedendo perché la Chiesa abbia scelto un luogo così bizzarro e inospitale per un monastero, la risposta risiede nel fatto che la posizione del santuario vantava origini ultraterrene.

Tutto ebbe inizio nel X secolo, quando alcuni abitanti della Valle dell’Adige scorsero in lontananza una luce scintillante. Incuriositi, si incamminarono verso la rupe illuminata del Monte Corona, dove la luce tremolava chiaramente. Arrivati alla fonte della luce, trovarono una statua della Madonna che reggeva il corpo di Gesù dopo la rimozione dalla croce. La statua piacque talmente tanto agli abitanti del villaggio che decisero di trasferirla nella sottostante Valle dell’Adige per esporla e venerarla. Ogni giorno, però, si svegliavano e scoprivano che la statua era tornata in qualche modo in cima alla rupe.

Un tempo il Santuario Madonna Della Corona era accessibile solo attraverso un “pericoloso sentiero tra le rocce”

Il santuario esiste da più di 1.000 anni e numerosi documenti associano il luogo all’Abbazia di San Zeno di Verona. Secondo questi documenti, un tempo il Santuario Madonna Della Corona era accessibile solo attraverso un “pericoloso sentiero tra le rocce. All’epoca era frequentato solo dai monaci più strenui, che vi si ritiravano per contemplare in silenzio i misteri di Dio e della vita. Ma ora è diventato un’attrazione turistica unica, soprattutto tra i fotografi alla ricerca degli scatti perfetti e unici.

Leggi anche: La Chiesa di San Giovanni Battista, il monastero scolpito in una montagna di gesso [+VIDEO]

Un progetto di restauro del XVI secolo ha assicurato che la cappella continuerà a rimanere in piedi per molti anni a venire, nonostante la sua posizione selvaggiamente precaria. Ancora oggi, i pellegrini religiosi continuano a fare il viaggio di due ore dalla vicina Brentano al santuario. Lungo il percorso, potranno godere di panorami insondabili e seguire un percorso di 14 statue di bronzo che simboleggiano le stazioni della Via Crucis.

Share