Un rumorino da niente

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“Ho commesso il grave errore di affidarmi a quel “grande professionista” del mio fidanzato. La cosa è finita male. Sono una donna, e come convenzione vuole, non capisco niente di macchine e motori. Guido e basta. Ma ho l’enorme fortuna di avere un meccanico come fidanzato. E che meccanico: la creme de la creme, che sta in officina dall’età di 12 anni. Secondo voi con queste premesse posso mai rimanere in panne? Beh se sono qua a postarvi questi screen è ovvio che qualcosa è andato storto. Ma la cosa ce più mi rode sono i modi di come è avvenuto e cosa è successo dopo. Vedere la saccenteria, il senso di superiorità e infine il menefreghismo di Michele. Perché io, che non capisco niente, glielo avevo detto che la macchina faceva un rumore strano. E lui l’ha pure controllata, il meccanicone. E dopo il fattaccio ha pure fatto il Ponzio Pilato. Aveva impegni inderogabili, poverino. Ma gliela ho fatta pagare. Eccome se ha pagato. A carissimo prezzo, più caro delle sue tariffe.”

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La nostra fan ha voluto raccontare un episodio che definisce un errore di fiducia e che l’ha coinvolta in prima persona, mettendola in una situazione spiacevole e frustrante. Si definisce una donna che, come da stereotipo, non ha grandi competenze in fatto di motori e auto, ma si riteneva fortunata: il suo fidanzato, Michele, è infatti un meccanico esperto, uno di quelli che lavora in officina fin da giovanissimo e che si vanta di saper riconoscere qualsiasi guasto a orecchio.

Proprio per questo, mai avrebbe pensato di rimanere in panne. E invece è andata esattamente così. La sua macchina, che da qualche tempo faceva uno strano rumore, era stata già controllata da Michele. Lei glielo aveva fatto notare con chiarezza, pur non capendo granché di motori, ma lui aveva minimizzato, rassicurandola che non fosse nulla di grave.

Pochi giorni dopo, però, si è ritrovata ferma, con l’auto in panne e una gran rabbia in corpo. Michele non solo non ha saputo prevenire il problema, ma ha anche reagito con indifferenza, facendo finta che il tutto non fosse responsabilità sua. Ha detto di avere impegni importanti e di non poterla aiutare subito, lasciandola letteralmente a piedi.

Quello che più l’ha ferita non è stato tanto il guasto tecnico, quanto l’atteggiamento: saccenteria, superiorità e poi il menefreghismo assoluto. Ma assicura che non ha lasciato correre. Ha deciso di farlo riflettere seriamente e, a suo modo, gliel’ha fatta pagare, più caro di qualsiasi intervento d’officina. Condivide la sua storia per sfogarsi e forse anche per mettere in guardia chi, per affetto o fiducia, si affida ciecamente a chi poi non dimostra lo stesso rispetto.

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