Hanno istituito anche la settimana lavorativa corta per le donne
- Il ristorante “Al Company” a Vicenza ha scelto di chiudere nei weekend e durante le festività per migliorare la qualità della vita dei dipendenti
- Le dipendenti, in particolare le mamme, beneficiano di una settimana lavorativa corta con un terzo giorno libero, oltre a sabato e domenica, senza riduzione dello stipendio
- La decisione mira a creare un ambiente di lavoro più sereno, riducendo lo stress e trattenendo personale qualificato nel settore della ristorazione
- Nonostante la chiusura nei giorni più redditizi, la perdita di incassi è stata limitata al 3-4%, mentre la qualità del servizio e la soddisfazione dei clienti sono aumentate
- I clienti hanno iniziato a frequentare il ristorante durante i giorni feriali, organizzando eventi come compleanni e cene aziendali in settimana, adattandosi alla filosofia del locale
Il ristorante “Al Company”, situato a Vicenza lungo la strada Padana verso Padova, ha adottato una scelta decisamente controcorrente nel panorama della ristorazione italiana: chiudere nei weekend e durante le festività, per garantire maggiore tempo libero ai propri dipendenti. Questa decisione è stata presa dai fratelli Luca e Dario Semenzato, proprietari del locale, con l’obiettivo di offrire un miglior equilibrio tra vita lavorativa e personale ai loro collaboratori.
“Al Company”, che può ospitare fino a 350 coperti includendo il plateatico, rimane aperto solo durante i giorni feriali, una scelta inusuale che ha permesso di creare un ambiente di lavoro più sereno e meno stressante. “Abbiamo deciso di rinunciare agli incassi del sabato e della domenica per garantire una qualità di vita migliore ai nostri dipendenti” spiega Luca Semenzato. Questa svolta è stata dettata non solo da una sensibilità personale, ma anche dalla necessità di trattenere personale qualificato, evitando la fuga verso settori più attrattivi per orari di lavoro meno impegnativi.
Non c’è stata un’eccessiva riduzione degli incassi
La chiusura nei weekend è accompagnata da un’ulteriore innovazione: la settimana lavorativa corta per le donne impiegate nel ristorante, quasi tutte mamme. Le dipendenti possono godere di un terzo giorno libero oltre al sabato e alla domenica, organizzato secondo le loro preferenze. Questo approccio, ispirato al modello nordico, permette una maggiore flessibilità senza alcuna riduzione dello stipendio.
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Nonostante le preoccupazioni iniziali circa la possibile perdita di fatturato, i risultati hanno smentito i timori: la riduzione degli incassi è stata minima, stimata attorno al 3-4%. Anzi, la qualità del servizio e la soddisfazione dei clienti sono aumentate. La nuova organizzazione ha permesso ai dipendenti di lavorare con più passione e attenzione, incrementando lo scontrino medio da 15-20 euro a 25 euro per cliente. I clienti, comprendendo e apprezzando la filosofia del ristorante, hanno iniziato a frequentarlo nei giorni feriali, spostando eventi come compleanni e cene aziendali al venerdì o durante la settimana.
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