Può desensibilizzare l’area genitale maschile
- L’edging consiste nel ritardare il climax per intensificare il piacere, ma potrebbe avere effetti collaterali se abusato
- Può portare a desensibilizzazione e difficoltà a mantenere o raggiungere l’erezione, segno di disfunzione erettile
- La pratica potrebbe causare dolore scrotale dovuto all’eccitazione prolungata senza raggiungimento del climax
- Lo stress muscolare derivante dal controllo ripetuto può provocare dolori nella regione pelvica e testicolare
- Non esistono prove scientifiche definitive sulla pericolosità dell’edging, ma gli esperti consigliano moderazione
L’edging, una pratica intesa a ritardare il climax per intensificare il piacere, è popolare tra molte coppie, ma secondo alcuni esperti potrebbe comportare rischi per la salute se utilizzata eccessivamente. La tecnica, sebbene interessante per chi cerca nuove modalità di esplorazione intima, potrebbe avere effetti collaterali che vale la pena considerare.
Il dottor Donald Grant, consulente presso l’Independent Pharmacy, sottolinea che prolungare ripetutamente il raggiungimento dell’apice del piacere può desensibilizzare l’area genitale maschile. Questo potrebbe influire negativamente sulla capacità di rispondere alla stimolazione, rendendo più complesso raggiungere o mantenere l’erezione. Questa condizione potrebbe essere un precursore di problemi più seri, come la disfunzione erettile, che in alcuni casi necessitano di trattamento medico.
Attenzione allo stress muscolare
Inoltre il fenomeno noto colloquialmente come “palle blu” è un’altra potenziale conseguenza di questa pratica. Si tratta di un dolore scrotale che si verifica in seguito a un’eccitazione prolungata senza il raggiungimento del climax. Questo disturbo, sebbene temporaneo, può essere fastidioso e causare disagio. Un ulteriore aspetto da considerare è lo stress muscolare. La dottoressa Rina Malik, esperta in salute pelvica, spiega che il controllo ripetuto dell’eiaculazione può tensionare i muscoli del pavimento pelvico. Questo stress può portare a dolori durante l’eiaculazione, nella regione testicolare o perfino durante la defecazione. Secondo l’esperta questi sintomi potrebbero essere indicativi di una disfunzione del pavimento pelvico, una condizione che richiede attenzione medica.
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D’altro canto, altri medici affermano che non esistono prove scientifiche sufficienti per confermare che l’edging sia dannoso. Mancano studi ufficiali che colleghino direttamente questa pratica a problematiche di salute. Per un approccio bilanciato, il dottor Grant suggerisce di evitare l’uso eccessivo della tecnica, integrandola con rapporti intimi tradizionali o altre modalità di esplorazione. Questo approccio può aiutare a prevenire eventuali problemi, mantenendo la salute fisica e il benessere generale. L’edging, se praticato con moderazione, può offrire un’esperienza stimolante, ma è importante essere consapevoli del proprio corpo e non sottoporlo a stress inutili.
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