Si può davvero rimanere incastrati mentre si fa l’amore?

Rimanere bloccati durante l’intimità: rischio concreto o leggenda metropolitana?

 

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non si è sentito raccontare l’imbarazzante vicenda di due amanti che, durante l’accoppiamento, sono rimasti incastrati l’uno nell’altra e, impossibilitati a provvedere da soli, si sono trovati costretti a chiedere aiuto al 118. Si tratta di storie realmente accadute o di leggende metropolitane? Fortunatamente, non esiste alcuna evidenza scientifica, né tantomeno testimonianza di casi clinici acclarati che confermino questa possibilità.

Roberta Rossi, presidente della Federazione italiana di sessuologia scientifica, ha spiegato: “Vero è che la vagina durante l’orgasmo si congestiona, cioè si irrora di sangue e si contrae, ma finito il momento dell’apice del piacere l’organo si rilassa in pochi minuti. Anche il glande si inturgidisce e se dovesse capitare che entrambe le parti anatomiche si ingrossino in modo anomalo nello stesso istante, i due potrebbero avere la sensazione di incastrarsi, ma comunque tutto si risolverebbe in una manciata di minuti senza conseguenze. Insomma, che due amanti non riescano a “staccarsi” è altamente improbabile“.

Una diceria che ha origini antiche

Da dove è nata, allora, questa diceria secondo cui c’è il rischio di rimanere incastrati durante l’intimità? A quanto pare, si tratta di una leggenda metropolitana molto antica, le cui radici affonderebbero direttamente al Medioevo. Tra i primi a diffondere questa fake news, infatti, ci fu nobile francese Geoffrey IV de la Tour Landry, nel XIV secolo.

Questa informazione si trova nel Livre pour l’enseignement de ses filles, lo scrittore riporta una serie di aneddoti finalizzati a insegnare alle giovani come comportarsi nel campo amoroso. Del resto, si tratta di una diceria che non è totalmente campata per aria. La sua diffusione, infatti, ha origine dall’osservazione di altre specie animali.

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I cani, in particolare, risultano effettivamente a rischio: poiché il membro si ingrossa per fare una maggior presa durante l’accoppiamento, è possibile che resti bloccato a lungo durante l’atto, prima che i due esemplari riescano a separarsi. Nel caso della nostra specie, però, fortunatamente non c’è alcun rischio.

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