La psicologa Thema Bryant, esperta di salute mentale, ha sollevato una questione interessante durante un episodio del podcast condotto da Mel Robbins, riguardante l’abitudine di alcune persone di rilassarsi guardando o ascoltando contenuti true crime, come serie o podcast che trattano di crimini reali. Secondo la Bryant, questo comportamento potrebbe rappresentare un segnale di avvertimento che non dovrebbe essere ignorato.
L’ipotesi è che chi trova rilassante il crimine potrebbe farlo perché identifica nel trauma dei protagonisti una sorta di familiarità. Questo porta la psicologa a suggerire una riflessione su come le esperienze personali possano influenzare il nostro modo di consumare questi contenuti. In particolare, spiega: “Se la tua idea di rilassarti è guardare tre episodi di ‘Law and Order’ prima di dormire, dovresti chiederti perché il trauma ti rilassa”. La sua osservazione si basa sull’idea che, per chi è cresciuto in situazioni di forte stress, la tranquillità potrebbe risultare estranea o addirittura noiosa.
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Altri esperti nel campo della psicologia come Elizabeth Jeglic, professoressa presso il John Jay College of Criminal Justice, sostengono che le persone con un passato di traumi potrebbero essere attratte dai contenuti crime perché offrono loro un’opportunità per rivivere esperienze traumatiche in un contesto controllato e sicuro. Questa dinamica permette di esercitare un certo grado di controllo su situazioni che altrimenti sarebbero percepite come minacciose. Le parole di Bryant hanno scatenato un acceso dibattito online, con alcuni utenti che hanno condiviso le loro esperienze personali sui social. Alcuni spettatori hanno confermato che guardare serie crime li aiuta a distrarsi dal proprio dolore, mentre altri hanno sottolineato che trovano conforto nel vedere come le vittime ottengano giustizia, qualcosa che nella loro vita reale non hanno mai sperimentato.
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