Il rifornimento

“Il mio nome è Fabrizio e quello che sto per raccontarvi è che spesso l’indipendenza femminile è solo una scusa per trattare male i bravi ragazzi come me.. la mia ragazza ha preso da poco la patente e non se ne intende di auto, così mi sono offerto di aiutarla a rifornire, visto che aveva proprio dei problemi tecnici, ma lei non ne ha voluto sapere, trattandomi male e facendomi capire che non dovevo intralciare la sua emancipazione femminile. Il problema è che poi la vostra discussione ha preso una brutta piega e io sono ancora senza parole di quanto è accaduto..”

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Un nostro fan, di nome Fabrizio, condivide una riflessione personale legata a un episodio vissuto con la sua ragazza. Racconta di come, secondo lui, a volte l’indipendenza femminile possa essere utilizzata come pretesto per trattare in modo sgarbato persone disponibili e gentili. Nel suo caso, tutto è iniziato quando la sua ragazza, neopatentata e non particolarmente esperta di auto, si è trovata a fronteggiare alcuni problemi tecnici legati al rifornimento.

Fabrizio, desideroso di essere d’aiuto, si è offerto di darle una mano in questa situazione, pensando che il suo supporto potesse essere apprezzato. Tuttavia, la reazione della ragazza è stata inaspettata: non solo ha rifiutato il suo aiuto, ma lo ha trattato in modo brusco, facendogli intendere che il suo intervento avrebbe potuto compromettere la sua volontà di affermarsi come una persona autonoma e indipendente.

La situazione è degenerata rapidamente, trasformandosi in una discussione accesa. Fabrizio ammette di essere rimasto profondamente colpito da quanto accaduto e di non riuscire a capacitarsi della piega negativa presa dal confronto. Questo episodio lo ha lasciato senza parole, spingendolo a interrogarsi sulle dinamiche relazionali e sull’equilibrio tra il desiderio di indipendenza e l’apertura a ricevere aiuto da chi si preoccupa genuinamente.

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