Alla ricerca di Nemo

“Mi chiamo Daniela e sono la mamma di Giulia, una bambina di poco più di tre anni. Purtroppo l’estate scorsa è venuta a mancare mia madre, che ha tenuto la piccola fino all’inizio dell’asilo. Il legame tra loro era quindi fortissimo. Io sono una libera professionista e ho ripreso a lavorare quando Giulia aveva due mesi. Da quel momento è sempre stata accudita da mia mamma mentre ero al lavoro.
Purtroppo qualche mese fa mia mamma si è ammalata. È stato chiaro da subito che non sarebbe stato facile riprendersi… a inizio estate è stata ricoverata in ospedale e le poche volte in cui permettevano a Giulia di farle visita, per rendere tutto meno difficile, ci siamo inventati che la nonna le faceva trovare un regalo in ospedale. Ovviamente ero io a procurare il giochino di turno…l’ultima volta che ha visto la sua nonna Giulia ha ricevuto in regalo un pesciolino di peluche. Il distacco per la morte della nonna è stato doloroso. Si pensa sempre che i bambini non capiscano, ma non è così.
Così Giulia ha preso a portarsi appresso il pesciolino ovunque, anche all’asilo, ma un giorno è tornata a casa e non ce l’aveva più…
Questa chat è una piccola storia speciale di una nonna, una bimba e un pesciolino… che vorrei condividere con voi.”

Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!

Daniela, mamma della piccola Giulia, racconta una storia che tocca il cuore. Dopo aver ripreso a lavorare pochi mesi dopo la nascita della figlia, è stata sua madre ad occuparsi amorevolmente della bambina fino all’età dell’asilo. Tra la nonna e Giulia si era creato un legame profondo e unico. Tuttavia, la scorsa estate, la nonna si è ammalata gravemente e, nonostante gli sforzi della famiglia, è venuta a mancare.

Durante il periodo di malattia, per rendere meno traumatiche le visite all’ospedale, Daniela si era inventata che la nonna lasciasse sempre un piccolo regalo per Giulia. L’ultimo di questi regali è stato un pesciolino di peluche, che Giulia ha subito adorato e portato ovunque con sé. Dopo la perdita della nonna, il peluche è diventato per Giulia un simbolo del loro legame e un conforto nei momenti difficili.

Un giorno, però, Giulia torna dall’asilo senza il suo prezioso pesciolino. Daniela descrive la disperazione della figlia e la sua determinazione a ritrovare il peluche, consapevole del valore emotivo che aveva per la bambina. La chat che condivide documenta il suo tentativo di rintracciare il peluche, contattando l’asilo e coinvolgendo insegnanti e altri genitori.

Dopo giorni di ricerche e momenti di sconforto, una sorpresa inaspettata riporta il sorriso sul volto di Giulia: il pesciolino viene ritrovato da un compagno di classe, che lo aveva preso per errore. Daniela racconta la gioia della figlia e il senso di sollievo nel vedere come questo piccolo oggetto potesse riportare un po’ di serenità nella vita di Giulia.

Condividere questa storia è un modo per celebrare l’amore incondizionato di una nonna, il valore degli oggetti che ci legano ai ricordi più cari e l’importanza della sensibilità nei confronti dei bambini, che, anche se piccoli, percepiscono e vivono le emozioni in modo profondo.

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