Diciamoci la verità: ormai immersi nella cultura del superlavoro, abbiamo perso di vista l’importanza del relax. Andiamo alla scoperta delle più incredibili curiosità scientifiche per individuare tutti i benefici del riposo. A questo scopo, la prima domanda che dovremmo porci è che cosa sia esattamente il relax. Secondo la psicologa Claudia Hammond, “Non è la stessa cosa del sonno. Certo, dobbiamo dare valore anche al sonno e assicurarci di averne in abbondanza. Ma dormire bene non basta.
Abbiamo anche bisogno di riposarci e rilassarci durante le ore di veglia. Ciò non significa per forza sdraiarsi sul divano o essere sedentari (anche se possiamo farlo, se è questo che ci rilassa). Piuttosto, dovremmo tutti scegliere un’attività che ci permetta di calmare i pensieri molesti, di trovare un po’ di pace mentale e di sentirci rigenerati, fosse anche solo per un breve periodo“.
Vi siete mai chiesti quali sono le abitudini di relax delle persone? Il più grande studio sul riposo al mondo, chiamato The Rest Test, ha individuato le attività rilassanti più diffuse. Al primo posto c’è la lettura, seguita dal trovarsi in un ambiente naturale e, più in generale, dallo stare per conto proprio. Uno degli aspetti più curiosi dei risultati della ricerca evidenziati dagli esperti è che “quando ci riposiamo, molto spesso vogliamo fuggire dagli altri“.
Sebbene al giorno d’oggi il riposo sia considerato una perdita di tempo, in realtà la scienza ha messo in luce i numerosi benefici che questa pratica indispensabile apporta al corpo e alla mente. Chi si concede maggiori occasioni di relax, infatti, ha meno problemi di ipertensione, livelli più bassi di cortisolo, anche noto come ormone dello stress, e un indice di massa corporea più basso.
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Senza contare, poi, che la quantità e la qualità dei momenti di riposo che ci dedichiamo giornalmente influiscono persino sulle nostre capacità decisionali. La ragione che si cela dietro questo curioso fenomeno? Quando prendiamo delle decisioni, facciamo leva sulla nostre abilità di orientare pensieri e azioni verso uno scopo specifico. È comprensibile, dunque, come affaticamento e stress siano in grado di compromettere la nostra capacità di controllo cognitivo. E voi, quanto tempo al giorno dedicate al relax?
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