Red Flag

“Mi chiamo Rosalba e vivo in un piccolo paese, in una famiglia molto protettiva, infatti sia i miei genitori che i miei fratelli mi vogliono bene ma mi hanno fatto vivere sempre un po’ in una bolla, e non anche per questo, oltre che per la mia naturale timidezza, non ho avuto modo di farmi una grande esperienza in questioni di uomini. E questo è stato un male perché non ho mai imparato a riconoscere davvero le red flag, i comportamenti allarmanti, delle persone che ho avvicinato nel tempo. Ho conosciuto Vittorio sei mesi fa, e si è presentato come l’uomo dei sogni. Corteggiamento vecchio stampo, cioccolatini, fiori, cene in posti belli ecce cc… Ma soprattutto era sempre gentile e accomodante, e io mi sono innamorata di lui in poco tempo. Ogni tanto c’era qualche nota stonata, qualche avvisaglia di una sua tendenza alla possessività, ma lo giustificavo sempre, dicendo che ero io a sbagliare sicuramente qualcosa data la mia inesperienza nelle relazioni. Dopo poco che ci siamo conosciuti mi sono trasferita per un po’ da lui, per staccare dai miei, per crescere anche io, avevo fretta di recuperare il tempo perduto. Lui è stato molto insistente in proposito e io ho bruciato le tappe per vederlo contento. Ma la convivenza, anche se breve, ha tirato fuori una parte di Vittorio che mi ha sinceramente spaventata: e ora dico a tutte, non ignorate i campanelli d’allarme, a me è andata bene così ma potrebbe succedere di peggio.”

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Rosalba ha deciso di condividere la sua esperienza con Vittorio, una relazione che inizialmente sembrava perfetta ma che ha rivelato lati preoccupanti. Cresciuta in una famiglia molto protettiva e a causa della sua timidezza, Rosalba ammette di non avere grande esperienza nelle relazioni e di non essere sempre in grado di riconoscere comportamenti allarmanti.

Quando ha conosciuto Vittorio sei mesi fa, lui si è presentato come l’uomo ideale: galante, attento e generoso, con gesti romantici che l’hanno fatta innamorare velocemente. Tuttavia, nel tempo, ha notato alcune “note stonate,” segnali di una possessività che ha inizialmente giustificato attribuendola alla sua inesperienza.

Dopo poco tempo, su insistenza di Vittorio, Rosalba si è trasferita da lui per un periodo. Questo passo, che sperava le servisse per crescere e vivere nuove esperienze, ha invece portato a galla una parte di Vittorio che l’ha spaventata. La breve convivenza ha evidenziato atteggiamenti che l’hanno fatta riflettere profondamente e che l’hanno portata a realizzare l’importanza di non ignorare i campanelli d’allarme.

Rosalba condivide la sua storia come monito per tutte, sottolineando quanto sia importante non giustificare comportamenti possessivi o manipolatori e prestare attenzione ai segnali che indicano potenziali pericoli. Per fortuna, è riuscita a uscire dalla situazione, ma vuole ricordare che non sempre le cose si risolvono così facilmente.

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