La struttura è un’installazione artistica che indaga sulla reciproca interazione tra ambienti ed abitanti
- “ReActor” è un’installazione architettonica sperimentale creata da Alex Schweder e Ward Shelley, situata all’Art Omi International Arts Center di New York
- La struttura misura 13 metri di lunghezza per 2,4 metri di larghezza e ruota di 360 gradi su una colonna di cemento alta 4,5 metri
- La casa si muove in base ai movimenti degli abitanti e a forze esterne come il vento
- Nel 2016, gli artisti hanno vissuto nella casa per cinque giorni
- “ReActor” fa parte della serie “Social Relationship Architecture”, che indaga come gli ambienti urbani influenzino e siano influenzati dalle interazioni umane
Una casa basculante che ruota e si muove in base ai movimenti dei suoi abitanti. Si chiama “ReActor”, non è una vera e propria abitazione ma un’installazione architettonica sperimentale creata dagli artisti Alex Schweder e Ward Shelley, La struttura è situata nel campo di architettura dell’Art Omi International Arts Center a Ghent, New York.
L’interazione tra uomo e architettura
La costruzione misura 13 metri di lunghezza per 2,4 metri di larghezza e ruota di 360 gradi su una colonna di cemento alta 4,5 metri. La rotazione e l’inclinazione della casa sono influenzate sia dai movimenti degli abitanti che da forze esterne come il vento.
Durante l’estate del 2016, Schweder e Shelley hanno vissuto all’interno di “ReActor” per cinque giorni, offrendo al pubblico una performance che esplorava la relazione tra architettura e vita sociale. La struttura, con pareti trasparenti, permetteva ai visitatori di osservare le attività quotidiane degli artisti, evidenziando come i loro movimenti influenzassero l’equilibrio e l’orientamento della casa.
Il progetto
“ReActor” fa parte di una serie di progetti denominata “Social Relationship Architecture”, in cui Schweder e Shelley indagano come gli ambienti urbani possano influenzare ed essere influenzati dalle interazioni umane. La casa è progettata per bilanciarsi su un singolo punto di appoggio, ruotando come una banderuola quando soffia il vento e inclinandosi come un’altalena in risposta ai movimenti degli occupanti.
La progettazione include due balconi esterni, uno per ciascun artista, situati alle estremità opposte della struttura. Le pareti in vetro offrono poca privacy, sottolineando ulteriormente il concetto di trasparenza e interazione con il pubblico.
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“ReActor” rappresenta un’innovativa esplorazione dell’architettura performativa, mettendo in luce la stretta relazione tra spazio abitativo e comportamento umano, e sfidando le convenzioni tradizionali del design architettonico.
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Questo articolo è stato verificato con:
- https://www.arch2o.com/reactor-a-stunning-piece-of-performance-architecture/
- https://www.archpaper.com/2016/08/alex-schweder-ward-shelley-reactor/
- https://inhabitat.com/tilting-performance-architecture-house-also-spins-360-degrees/reactor-performance-architecture-full-width/