I ricercatori del Monterey Bay Aquarium Research Institute (MBARI) che studiano i fondali oceanici hanno avvistato una specie non identificata di rana pescatrice (detta anche “rana sognatrice”). Il pesce è stato ripreso a 781 metri di profondità da un robot a Monterey Canyon, un enorme canyon che si estende per oltre 470 chilometri al largo della costa ella California.
Gli scienziati attraverso il robot stavano raccogliendo minuscoli organismi spinosi noti come feodari, quando si sono imbattuti nell’esemplare femmina grande come un pallone da calcio. Negli ultimi 36 anni la rana pescatrice sognatrice è stata avvistata solo nove volte.
«Incontrare un pesce simile è un’esperienza emozionante per chi esplora gli abissi oceanici» ha affermato Bruce Robinson, ricercatore di MBARI. Nel video effettuato dal robot si vede solo la sagoma nera. «Questo perché le squame sono così scure che assorbono tutta la luce assumendo un colore nero intenso. Il pesce si mimetizza nel buio come se avesse un “mantello invisibile”» ha aggiunto. La rana pescatrice è simile ad altre creature degli abissi che assorbono il 99,5% della luce che le colpisce. Uno studio pubblicato nel 2020 da Alexander Davis, ecologo marino alla Duke University e MBARI, ha rivelato che le squame sono ricche di melanosomi, cellule contenenti pigmenti di melanina, che dà il colore alla pelle umana.
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La forma e la configurazione di queste cellule consentono di assorbire quasi ogni lunghezza d’onda della luce che le colpisce. Il quasi totale assorbimento della luce garantisce ai pesci di essere estremamente neri per nascondersi agli occhi dei predatori e catturare più facilmente le prede nel buio.
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