Il ragno robot “mutaforma” in grado di esplorare spazi inaccessibili [+VIDEO]

Si chiama mCLARI ed è un dispositivo lungo 2 centimetri in grado di cambiare forma per muoversi in spazi molto stretti

 

Un recente studio realizzato da ingegneri dell’Università del Colorado Boulder ha portato alla realizzazione di un piccolo robot simile ad un ragno, in grado di introdursi negli spazi più piccoli e inaccessibili.

Il robot mutaforma

Il robot modulare, in grado di cambiare forma a seconda delle necessità, si chiama mCLARI (mini Compliant Legged Articulated Robot Insect) e misura solo 2 centimetri di lunghezza. A dispetto delle minuscole dimensioni, è in grado di sostenere un carico pari a tre volte il proprio peso.

La ricerca è stata guidata da Kaushik Jayaram, assistente professore presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, dal professor Paul M. Rady, e dal dottorando Heiko Kabutz.

Il robot è in grado di muoversi agilmente in ambienti con ostacoli, cambiando all’occorrenza la forma e l’andatura, in avanti o lateralmente. La ricerca avvicina il gruppo alla realizzazione di robot grandi come insetti, in grado di muoversi senza problemi su terreni naturali simili alle loro controparti animali, in gran parte combinando l’adattabilità di un robot morbido con l’agilità di un robot rigido.

I possibili impieghi

mCLARI è più avanzato rispetto al precedente modello CLARI, ed è stato ridimensionato del 60% in lunghezza e del 38% nella massa, pur mantenendo l’80% delle prestazioni. Il robot è anche tre volte più veloce del suo predecessore, raggiungendo una velocità di corsa di 60 millimetri al secondo.

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Il gruppo di ricerca di Jayaram studia elementi della biologia e li applica alla progettazione di robot. Sono in fase di realizzazione dispositivi modellati sulla morfologia corporea di vari artropodi, inclusi scarafaggi e altri insetti. «Siamo interessati a capire perché gli animali e gli insetti si muovono in un determinato modo» ha affermato Jayaram. «I robot bioispirati possono rispondere ai bisogni sociali, come la ricerca e il salvataggio di dispersi, il monitoraggio ambientale o addirittura l’impiego in interventi chirurgici».

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