Racconti in cui chi pensava troppo alla fine aveva ragione

Tu pensi troppo, amico

 

Persone che pensano troppo all’appello. Quante volte vi siete sentiti dire che vi fate troppi problemi? Oggi è il giorno della vostra rivincita. Abbiamo raccolto le testimonianze che dimostrano che chi pensa troppo è in realtà lungimirante, non paranoico. Ecco alcuni racconti di chi aveva ragione a pensare troppo.

Tre racconti di persone lungimiranti, non paranoiche

Un uomo ha raccontato che per la cerimonia di matrimonio aveva trovato un bellissimo giardino. Mentre stavano firmando il contratto, essendo un posto remoto, aveva chiesto all’organizzatrice quanto tempo ci mettesse l’ambulanza ad arrivare lì, non si sa mai, le emergenze. La suocera era quasi caduta dalla sedia ridendo, la moglie per mesi gli aveva fatto il verso della sirena. Il giorno del matrimonio mentre i due dicevano per sempre “sì” i paramedici sono arrivati in tempo per salvare uno degli invitati da un infarto.

Una ragazza ha raccontato che un giorno il suo ragazzo le ha raccontato di essersi svegliato col cuscino insanguinato e la lingua dolorante; si era morso la lingua nel sonno. Nonostante avessero dormito più volte insieme e lui apparentemente non ne soffrisse, alla ragazza era venuto in mente che avesse potuto avere un attacco epilettico. Un po’ di tempo dopo i due dovevano vedersi la mattina per andare a prendere un cucciolo da adottare al canile. Il ragazzo non rispondeva al telefono. Poteva essersi riaddormentato ma il pensiero che potesse soffrire di attacchi epilettici tormentava la ragazza. Quindi si era recata a casa sua, visto che non rispondeva neanche al citofono aveva scavalcato ed era entrata in casa. Il suo ragazzo giaceva sulla schiena con della schiuma alla bocca. A salvarlo è stato il suo pensare troppo (e il cagnolino che poi sono riusciti ad adottare).

Leggi anche: Racconti di fatti inquietanti successi in pieno giorno

Un uomo era in autostrada e aveva davanti a sé un’auto che sul tettuccio aveva posizionati due kayak. Per tutto il tempo continuava a pensare “e se cadono?”. Aveva cercato di rassicurarsi ma non ci riusciva e quindi aveva cambiato corsia. Dopo pochi secondi i kayak si erano sganciati ed erano rotolati per la strada. Per fortuna non c’erano stati feriti, ma chi è che pensa troppo?

Share