Racconti di persone a due passi dalla morte ma che le sono sfuggite

Celebriamo la vita con gli inganni alla morte

 

Avere la fortuna di sfuggire alla morte e poterlo raccontare non è da tutti. Per questo motivo celebriamo la vita con i racconti delle persone che sono riuscite a farla franca quando la vecchia signora in nero sembrava ormai sul punto di portarsele via.

Tre storie di persone che sono sfuggite a morte quasi certa

Un ragazzo ha raccontato di aver rischiato la vita a causa di un cubetto di ghiaccio. Si trovava a casa di un amico con altri amici, erano tutti senza cellulari e stavano bevendo, quindi il ragazzo è andato a prendere del ghiaccio nel freezer. Il suo amico aveva i cubetti che si staccano dal portaghiaccio e, facendo pressione, una scheggia di questo gli è finita nell’occhio. L’occhio gli è letteralmente esploso per la pressione e il ragazzo ha cominciato a perdere molto sangue. Quando il suo amico lo ha trovato ne aveva perso parecchio ma sono arrivati in tempo in ospedale. Il medico ha riferito che un minimo di pressione in più e il ragazzo sarebbe morto. In questo modo purtroppo è comunque rimasto cieco da un occhio e ha dovuto subire ventitré interventi chirurgici e ottantasette punti.

Una ragazza ha raccontato che la sua famiglia aveva un camper e che con quello viaggiavano. Un giorno al suo interno c’era un odore davvero particolare. Il padre della ragazza si era convinto fosse colpa delle cipolle in dispensa e le aveva buttate via. A un certo punto tutti loro hanno cominciato ad addormentarsi uno dopo l’altro. Per fortuna il padre ha avuto la prontezza di capire che i fornelli del camper stavano perdendo gas.

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Un’altra ragazza ha raccontato di soffrire da sempre di endometriosi ma all’inizio nessuno riusciva a fare una diagnosi del suo male, per questo le avevano fatto diversi interventi. Quando finalmente glielo avevano diagnosticato avevano proceduto con una dose un po’ troppo massiccia di farmaci. Questi le avevano danneggiato così tanto lo stomaco che un giorno il suo ragazzo l’aveva trovata stesa per terra con gli occhi sbarrati ma senza sensi. Una volta svegliata la ragazza aveva cominciato a vomitare sangue ed era quindi stata portata d’urgenza in ospedale. Qui l’avevano dovuta operare immediatamente perché stava morendo. Ancora oggi nel plesso ricordano questo episodio come uno dei casi più fortunati che abbiano avuto.

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