Questione di aspirazioni

“sono un ragazzo di 24 anni che si è da poco laureato in economia e che sta affiancando già il proprio padre nell’attività di famiglia. La chat che vi mando è per far vedere come sono stato scaricato dalla mia ragazza con un’unica colpa, quella di volerla aiutare! Io e lei stiamo insieme da parecchio, lei aveva 19 anni e io 22 e ho vissuto il suo anno sabbatico mentre mi laureavo. In realtà non è stato proprio un anno sabbatico, perché prima di cominciare lei l’università, è andata a lavorare per diversi mesi in un’azienda di parenti. Io ho sempre pensato che la persona al tuo fianco debba spronarti a fare il tuo massimo, a tirare fuori il meglio di te, ma quando ho ricevuto una foto dove era tornata a lavorare lì mi sono molto arrabbiato. E la sua reazione mi sta facendo stare molto male, perché a lei tenevo davvero. Ora voi direte, ma che pensavi che avresti passato la vita con la tua prima fidanzatina?? Primo, i miei genitori si sono conosciuti a 20 all’università e sono ancora sposati. Secondo, voglio che leggiate la chat perché a questo punto non si sa più cosa volete voi donne. Dite che volete un ragazzo che vi tratti bene e poi quando uno prova ad aiutarvi lo scaricate come un giocattolo rotto…”

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Il nostro fan, un ragazzo di 24 anni neolaureato in economia, ha voluto raccontare una delusione personale che lo ha profondamente ferito. Condividendo la chat avuta con la sua ormai ex ragazza, cerca di far emergere tutta l’incomprensione e il dolore nati da un gesto che, nelle sue intenzioni, era motivato dall’affetto e dal desiderio di sostenerla.

Lui e la sua ex compagna stavano insieme da qualche anno: si sono conosciuti quando lei aveva 19 anni e lui 22. Durante questo periodo, lui ha affrontato il percorso universitario fino alla laurea, mentre lei ha vissuto un momento di pausa, un anno sabbatico che ha però trascorso lavorando presso un’azienda di parenti, prima di cominciare l’università.

Fin da subito, il nostro fan ha creduto fortemente che una coppia debba essere un luogo di sostegno e crescita reciproca. Per questo motivo, quando ha ricevuto una foto che mostrava la sua ragazza tornata a lavorare nella stessa azienda, si è sentito tradito nelle sue aspettative. Non per gelosia o controllo, ma perché credeva che lei volesse impegnarsi in un nuovo percorso universitario, per costruire qualcosa di diverso per sé stessa.

La sua reazione, come racconta, è stata impulsiva e dettata dall’amarezza, ma mai offensiva. Tuttavia, a seguito del confronto nato da quella foto, la ragazza ha deciso di chiudere la relazione. Un gesto che il nostro follower ha vissuto come un abbandono improvviso, reso ancora più doloroso dal fatto che si sentiva sinceramente coinvolto nella vita di lei e desideroso di vederla crescere.

Non nega di aver sperato che la loro storia potesse avere un futuro solido, portando come esempio il legame dei suoi genitori, che si sono conosciuti giovanissimi e stanno ancora insieme. Quello che lo lascia più perplesso, però, è il messaggio che ha ricevuto da questa rottura: sentirsi respinto proprio per aver voluto aiutare, per essersi mostrato presente.

Ha voluto condividere la sua storia per mostrare quanto possa essere complesso, a volte, il confine tra il supporto e la percezione di controllo, e quanto ci si possa sentire confusi quando le proprie intenzioni vengono interpretate in modo opposto. Un messaggio che nasce dalla delusione, ma anche dal desiderio di capire meglio, in un momento in cui tutto sembra andare in frantumi senza un vero perché.

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