Vivere una doppia vita online: il fenomeno tra le generazioni
- Il 46% della Gen Z vive una “doppia vita” tra le loro personalità online e offline
- Il 31% della Gen Z tiene segreta la loro persona online alla famiglia
- Il progetto “Meet Your Digital Self” di Lenovo mira a comprendere meglio le personalità online
- Il 53% dei Gen Z trova più facile esprimersi online rispetto alla vita reale
- La disconnessione tra sé online e offline causa ansia, solitudine e depressione
Avete mai pensato che la vostra vita online sia molto diversa da quella reale? Siete in buona compagnia. Un recente sondaggio ha rivelato che quasi la metà della Generazione Z sente di vivere una “doppia vita” tra le loro personalità online e offline. Ma non sono soli: molti di noi, indipendentemente dall’età, nascondono un lato segreto dietro lo schermo del nostro smartphone o computer.
Nel mondo digitale di oggi, le identità online possono essere molto diverse dalle nostre vere personalità, portando a un crescente senso di disconnessione e, in alcuni casi, a problemi di salute mentale. Lenovo ha intrapreso un esperimento affascinante per esplorare questa dualità, portando alla vita le personalità online di due giovani attraverso avatar tridimensionali. Scoprite come questi avatar stanno aprendo nuove vie di comunicazione e comprensione tra le generazioni. Preparatevi a scoprire di più su questo fenomeno intrigante e su come sta trasformando le nostre interazioni sociali.
Differenze tra personalità online e offline
Un sondaggio su 2.000 americani, suddivisi equamente per generazione, ha rivelato che il 46% dei rispondenti della Gen Z sente che la propria personalità online differisce notevolmente da come si presenta nella vita reale. Tuttavia, non sono gli unici a nascondere un lato diverso di sé dietro uno schermo. Infatti, il 27% dei partecipanti di tutte le generazioni condivide questo sentimento, con il 38% dei millennial, il 18% della Gen X e l’8% dei baby boomer che affermano di vivere una “doppia vita” online.
Il sondaggio ha inoltre chiesto agli americani se tengono segreta la loro persona online a qualche membro della famiglia, e uno su cinque ha risposto di sì. Nello specifico, il 31% dei rispondenti della Gen Z ha ammesso che il loro mondo online è un segreto per la famiglia, mentre il 27% dei millennial ha affermato lo stesso.
L’esperimento di Lenovo: incontro con il sé digitale
Questa ricerca è stata condotta da OnePoll per conto di Lenovo nell’ambito dell’ultima iterazione del progetto “Work for Humankind”, chiamato “Meet Your Digital Self”. In questo progetto, Lenovo ha portato le personalità online di due individui della Gen Z alla vita come avatar tridimensionali. Gli avatar non solo somigliavano a ciascun individuo, ma rispondevano anche a conversazioni in tempo reale, adattando toni, movimenti ed espressioni facciali in base alle idiosincrasie ed emozioni individuali. L’obiettivo era quello di consentire conversazioni significative tra i partecipanti della Gen Z, le loro famiglie e gli avatar, approfondendo la comprensione dei mondi online di ciascuno dei tre partecipanti.
Esprimersi online: una tendenza emergente
Il sondaggio ha evidenziato il valore di queste conversazioni, poiché il 53% dei Gen Z ha dichiarato che è più facile esprimersi online che offline. Questo rispetto al 40% dei rispondenti in generale, incluso il 49% dei millennial e il 35% della Gen X. Meno di un quarto (23%) dei baby boomer ha dichiarato lo stesso.
Sebbene possa essere più facile per alcuni rispondenti esprimersi online, metà del campione (49%) ammette di sentirsi a volte disconnesso tra chi sono online e offline, con quel numero che è nuovamente più alto per i rispondenti della Gen Z (68%). Per coloro che sperimentano questa disconnessione, indipendentemente dall’età, ciò ha portato a sentimenti di ansia (18%), solitudine (17%) e depressione (15%).
I rispondenti sono stati anche interrogati su cosa si sentono più a loro agio nel condividere online. Circa un quinto si sente più a proprio agio nel condividere le proprie ambizioni (21%), le proprie paure o insicurezze (17%) e le proprie convinzioni — politiche o altre (19% ciascuna) — online rispetto a quanto farebbero offline. Rispetto al loro sé offline, la loro persona online ha anche gusti più chiari (22%), gusti diversi (17%) e opinioni e valori più controversi (15% ciascuno).
La crisi di salute mentale tra i giovani
“Circa uno su cinque dei giovani del mondo ha una condizione di salute mentale, riflettendo una crisi globale,” afferma Gerald Youngblood, il CMO di Lenovo North America, in una dichiarazione. “Speriamo che questo esperimento sociale stimoli più conversazioni tra amici e familiari sulla necessità di comprendere i mondi di ciascuno per il bene del benessere mentale.”
In un mondo sempre più digitalizzato, la linea tra vita reale e online diventa sempre più sottile. Questo studio non solo mette in luce la crescente disparità tra personalità online e offline, ma anche l’impatto significativo che questa dualità può avere sulla salute mentale. L’iniziativa di Lenovo è un passo importante per promuovere una comprensione più profonda e un dialogo significativo tra le generazioni.
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Questo articolo è stato verificato con:
- https://studyfinds.org/gen-z-double-life-online/
- https://relevantmagazine.com/culture/tech-gaming/nearly-half-of-gen-zers-say-theyre-living-a-double-life-online/
- https://www.express.co.uk/life-style/health/1904998/Gen-Z-Online-Persona-Mental-Health-Technology