“The forest has eyes” è un dipinto di Bev Doolittle. A prima vista, questa scena sembra contenere una persona e due cavalli insieme ad alberi, rocce e un ruscello. Ad un esame più attento, tuttavia, si possono vedere alcuni volti negli alberi sullo sfondo e, se si guarda più da vicino, si notano altri volti formati da vari gruppi di rocce. Osserva l’immagine a seguire: riesci a trovare tutte e 13 i volti nascosti nella foresta?
Alcune persone trovano difficile percepire le facce all’inizio, ma poi improvvisamente ci riescono. Il cambiamento di percezione da “rocce in un ruscello” o “alberi in una foresta” a “facce” avviene a causa della nostra familiarità con i volti. Le due forme che all’inizio si percepiscono come due rocce separate nel ruscello diventano percettivamente raggruppate per creare gli occhi di un viso umano.
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La cosa notevole di come il significato influenzi la percezione in questa situazione è che una volta che si percepisce un particolare raggruppamento di rocce come una faccia, è spesso difficile non percepirle più in questo modo: si svelano permanentemente in quel che sono.
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