La formula del benessere: come ridurre il rischio di malattie cardiocircolatorie e diabete

• Un gruppo di scienziati del Baker Heart and Diabetes Institute di Melbourne ha formulato uno schema che promette di migliorare il nostro benessere
• Si tratta di una formula che indica quanto tempo dovremmo trascorrere seduti, in piedi, a dormire e a fare attività fisica
• Per giungere a questo risultato, gli esperti hanno condotto un esperimento che ha coinvolto 2.000 persone
• L’invito degli studiosi non è quello di cronometrare quanto tempo dedichiamo all’una o all’altra attività
• Più in generale, dovremmo cercare di ottimizzare la nostra routine senza stravolgerla: ecco come

A volte abbiamo la sensazione che 24 ore non siano sufficienti per svolgere tutte le incombenze a cui dobbiamo dedicarci giornalmente. Eppure, la scienza parla chiaro: nel corso della giornata dovremmo dedicarci non solo al lavoro e ai doveri della vita quotidiana, ma anche a una serie di attività essenziali per il nostro benessere psicofisico.

A questo proposito, una ricerca coordinata da Christian J. Brakenridge, scienziato del Baker Heart and Diabetes Institute di Melbourne, in Australia, ha svelato quante ore al giorno dovremmo trascorrere seduti, in piedi, a dormire e a compiere attività fisica. L’obiettivo, naturalmente, è finalizzato a tutelare la salute, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari e diabete. Pronti per scoprire la formula scientifica per stare bene? Secondo lo studio, al sonno dovremmo dedicare 8,3 ore, mentre dovremmo praticare attività fisica 4,4 ore, dividendola equamente in esercizi più leggeri e maggiormente impegnativi. Infine, occhio alla sedentarietà: dovremmo trascorrere solo 6 ore al giorno seduti e 5,2 ore in piedi.

Piccoli passi per migliorare la propria routine

Vi state chiedendo come abbiano fatto gli scienziati a calcolare una formula tanto precisa? Il team di ricercatori ha condotto un esperimento a cui hanno partecipato 2.000 volontari. I partecipanti, nell’arco di 7 giorni, hanno indossato una serie di sensori per tenere traccia delle loro attività giornaliere.

Prima di iniziare il test, i volontari sono stati sottoposti a una serie di misurazioni per verificare il loro stato di salute. Dopodiché, sulla base dei parametri raccolti, gli studiosi hanno pianificato una serie di schemi di attività per individuare quale fosse quello associato a un minor rischio di insorgenza di problemi cardiaci e di diabete.

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Naturalmente, gli scienziati hanno precisato che lo scopo della ricerca condotta non è quello di indurci a calcolare, cronometro alla mano, i tempi precisi da trascorrere seduti, in piedi e via dicendo. Si tratta, più genericamente, di un invito a riflettere su come spendiamo il tempo della nostra giornata, al fine di ottimizzare ogni occasione per rendere la nostra routine più attiva e salutare. Qualche esempio? Dedicarsi al sonno anziché allo scrolling sul cellulare e prediligere gli spostamenti a piedi. Facile, no?

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• https://www.focus.it/scienza/salute/quante-ore-al-giorno-stare-seduti-dormire-fare-attivita-fisica-per-stare-bene
• https://link.springer.com/article/10.1007/s00125-024-06145-0
• https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38656371/

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