Qual è lo sport più pericoloso al mondo?

I maggior rischi si hanno nelle discipline con collisioni tra giocatori

 

Praticare sport comporta sempre dei benefici a livello psicofisico, migliora la salute e l’umore, riduce lo stress e aumenta l’autostima. Ogni sport però, richiedendo un costante impegno fisico, presenta anche dei rischi che talvolta possono diventare mortali.

La frequenza e la gravità degli infortuni

E’ difficile stabilire con certezza quali siano gli sport più pericolosi. Una classifica può essere stilata in base alla frequenza di infortuni e dal loro gradi di gravità, fino a considerare quelli mortali.

Negli Stati Uniti, il National Safety Council ha stilato un report sulla base degli infortuni sportivi registrati nei pronto soccorso nel 2023. Le attività più associate ad infortuni sono state l’esercizio fisico (che comprende attività varie, come ad esempio la corsa o l’uso di attrezzature specifiche), il ciclismo e il basket. Al quarto posto c’è il football americano.

Negli ultimi anni è stato evidenziato anche il rischio di traumi cerebrali e conseguenti danni cerebrali per i giocatori di football. Un’attenzione simile si è avuta anche per altri sport ad alto impatto e collisioni, come il rugby, in cui i giocatori si scontrano abitualmente durante le partite.

Gli sport con collisioni, oltre a presentare il più alto rischio di commozione cerebrale, hanno tempi molto lunghi per la guarigione degli atleti e il ritorno all’attività fisica.

I traumi cerebrali

Secondo uno studio del 2024 pubblicato sulla rivista Sports Medicine – Open, esiste un legame tra gli sport con un’alta incidenza di impatti alla testa e deterioramento neurologico a lungo termine e malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer. Tali sport includono il calcio, il rugby e la boxe: fino al 20% dei pugili professionisti subisce una lesione cerebrale traumatica cronica. Un esempio è l’encefalopatia traumatica cronica (CTE), una malattia progressiva senza trattamento disponibile.

Non sono solo gli sport di collisione che comportano il rischio di lesioni alla testa. Secondo l’OSU, gli sport equestri, come le corse di cavalli, il salto ostacoli e il polo, sono la causa più comune di lesioni cerebrali traumatiche legate allo sport negli adulti statunitensi. Uno studio del 2024 su JAMA Network Open ha anche scoperto che l’equitazione era la causa più comune di commozioni cerebrali legate allo sport in Europa.

Gli incidenti mortali

Gli incidenti mortali nello sport sono rari, ma sembrano più probabili nelle attività che comportano un rischio per la testa e il collo di un atleta.

Ad esempio, uno studio del 2021 ha documentato 320 decessi legati ai cavalli negli Stati Uniti in un decennio, ovvero una media di 32 all’anno. Nel 2023, PBS News ha riferito che ogni anno circa due fantini muoiono e 60 rimangono paralizzati a causa delle corse di cavalli. Se si considera anche la salute degli animali, allora le corse dei cavalli sono di gran lunga lo sport più mortale, dato che ogni anno negli Stati Uniti centinaia di cavalli muoiono o vengono soppressi a causa di malattie e infortuni legati alle corse.

La boxe e il calcio

La boxe è un altro contendente per lo sport più mortale del mondo. Uno studio del 2010 ha rilevato che ci sono circa 10 morti di boxe ogni anno, in tutto il mondo. Tuttavia, gli autori hanno notato che questa cifra è probabilmente più elevata, a causa della tenuta dei registri incompleta. Un sondaggio del 2011 stimava una media di 13 morti di boxe all’anno, ha riferito la CNN. Queste cifre includono sia la boxe amatoriale che professionale, anche se la maggior parte degli incidenti mortali nella boxe si verifica a livello professionale.

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Nel mondo del calcio nel 2023 tre persone sono morte a causa di lesioni traumatiche e si sono verificati 10 decessi dovuti a sforzi indiretti come arresti cardiaci e condizioni come il colpo di calore. La morte di un ciclista durante una competizione alle Paralimpiadi del 2016 è stata attribuita ad arresto cardiaco a seguito di un incidente. Altri atleti olimpici, compresi quelli che gareggiavano nello slittino e nello sci alpino, sono morti durante le sessioni di allenamento svoltesi prima dei giochi. Lo studio evidenzia che non tutti i decessi legati allo sport derivano da collisioni.

 

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