Come apprendere bene secondo la scienza
- Un team di psicologi ha condotto uno studio per testare una nuova tecnica di memorizzazione
- La ricerca ha dimostrato che una delle chiavi per un buon apprendimento è la varietà
- Le informazioni da ricordare devono essere conosciute e rievocate attraverso molteplici prospettive
- Si tratta di un processo lungo e impegnativo, ma i suoi benefici sono incredibili
- Ecco come funziona nel dettaglio
Studiare tante ore al giorno è davvero indispensabile per riuscire a imparare bene? La risposta è no: non solo questa pratica può rivelarsi del tutto inutile, ma persino controproducente. Da tempo, infatti, la scienza ha dimostrato che ai fini dell’apprendimento è rilevante la qualità dello studio, e non la quantità. Se siete alla ricerca di una tecnica che vi aiuti a imparare in modo più efficace, eccone una scovata nientepopodimeno che dalla psicologia.
Un team di psicologi dell’Università delle Scienze Sociali e Umanistiche di Varsavia ha condotto uno studio finalizzato a testare una nuova strategia di apprendimento, basata sulla varietà. In pratica, gli esperti hanno scoperto che conoscere e analizzare un certo fenomeno da diverse prospettive ci aiuta a memorrizare meglio le informazioni. Secondo questo assunto, anche il processo di rievocazione del ricordo dovrebbe basarsi sul medesimo concetto: il recupero dei dati dovrebbe avvenire in risposta a suggerimenti diversi, così da abituare il cervello a cercare un ricordo assecondando stimoli differenti, e non uno soltanto.
La chiave per un apprendimento funzionale è la varietà
Per dimostrare la loro tesi di ricerca, gli studiosi hanno condotto un esperimento a cui ha partecipato un gruppo di studenti. Ai volontari è stato chiesto di imparare una serie di parole in finlandese, presentando i termini da memorizzare all’interno di una frase nella loro lingua madre. Ad esempio, “il papà sta spazzando il lattia“, ovvero il pavimento. Nel corso del test, i vocaboli sono stati ripetuti più volte. Alcuni, però, sono stati collocati nella stessa frase; altri, invece, all’interno di enunciati differenti.
Indovinate un po’? L’esperimento ha messo in luce che il processo di apprendimento si è rivelato vincente nel caso di vocaboli stranieri inseriti all’interno di contesti differenti. Insomma, la parola chiave di questa strategia di apprendimento è varietà: più siamo in grado di creare percorsi diversi attraverso cui sedimentare e recuperare le informazioni immagazzinate nella memoria, più quei ricordi si consolideranno in maniera stabile.
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Senza contare, poi, che questo processo favorisce l’elaborazione personale dei dati, affinché ciò che viene appreso diventi propriamente nostro e si integri all’interno del nostro sistema di conoscenze. Naturalmente, questa modalità di studio è decisamente più difficoltosa e impegnativa, poiché richiede uno sforzo maggiore. Dobbiamo tenere a mente, però, che si tratta di un investimento a lungo termine, da cui trarremo senza subbio beneficio nell’arco di tutta la nostra esistenza.

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- https://www.pnas.org/doi/10.1073/pnas.2413511121
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- https://www.nature.com/nature-index/article/10.1073/pnas.2413511121