Psichiatra esperto di serial killer smaschera gli errori dei programmi televisivi

Ecco cosa sbagliano le serie tv crime

 

Lo psichiatra Sohom Das ha trascorso gli ultimi 11 anni a lavorare con famigerati assassini e ora ha svelato cosa significa fare questo lavoro raccapricciante e cosa la televisione sbaglia sempre. Nonostante la professione sia stata sensazionalizzata in popolari show televisivi e film, tra cui Habbial Lector de Il silenzio degli innocenti, Das ha affermato che ciò che vediamo sul grande schermo è raramente corretto. “Una di queste è che sembra esserci la convinzione che gli psichiatri forensi risolvano i crimini o catturino i criminali, ma noi non abbiamo nulla a che fare con questo”.

Accade infatti tutto il contrario: “Li valutiamo dopo che sono stati catturati. Valutiamo se hanno una malattia mentale e, in caso affermativo, di quali sintomi specifici soffrivano al momento del crimine e se hanno guidato il reato. In caso di risposta affermativa, decidiamo se è il caso di ricoverarli in un ospedale psichiatrico o in carcere. Alcune persone fanno carriera con il criminal profiling, ma io penso che sia una pseudoscienza. Si basa sulla premessa che tutti i criminali agiscano in modo prevedibile, il che non è sempre vero”.

Non tutti i criminali si appellano all’infermità mentale

A ciò si aggiunge un altro pregiudizio, ovvero quello in cui i criminali violenti si appellano all’infermità mentale per evitare la prigione, come nel caso di McMurphy in Un volo sul nido del cuculo. Il dottor Das ha proseguito: “Vedo molte persone, una ogni due o tre mesi, in cui sono convinto che l’imputato stia fingendo o esagerando la propria condizione per ridurre la colpevolezza. Si valuta caso per caso, ma di solito è abbastanza facile capire quando le persone fingono una malattia mentale. Se mi dicono di sentire delle voci, ma non hanno alcun segno e non ci sono prove di questo nella loro cartella clinica, allora mi insospettisco”.

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Anche perché: “Ho valutato imputati che hanno accoltellato persone al pub e poi hanno affermato di aver avuto un momento di psicosi, come sentire le voci, ma i testimoni dicono che erano solo ubriachi e si comportavano in modo violento. Il modo in cui lo capisco è esaminare tutte le prove, per vedere come si comportano dopo il reato. Se gli agenti penitenziari dicono che sono isolati o paranoici, potrebbero essere psicotici. In generale, se una persona è veramente psicotica è molto guardinga e mi respinge. Chi finge, invece, ha un obiettivo e di solito esagera. Emula le rappresentazioni viste in televisione che non sono accurate”.

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