Protoclone, il primo essere umano sintetico [+VIDEO]

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Protoclone, il primo essere umano sintetico [+VIDEO]

| 10/04/2025
Fonte: YouTube

È progettato per replicare la struttura muscolo-scheletrica umana

  • Clone Robotics ha sviluppato Protoclone, un androide avanzato che replica fedelmente la struttura muscolo-scheletrica umana, ispirandosi alla serie TV Westworld
  • Protoclone è dotato di oltre 1.000 muscoli artificiali e 500 sensori, inclusi sistemi di visione e feedback tattile, per imitare il movimento umano
  • Il sistema di raffreddamento simula il sudore umano, permettendo all’androide di regolare la temperatura interna e operare a lungo senza surriscaldarsi
  • Il robot sfrutta una tecnologia basata su muscoli pneumatici, che si contraggono grazie a un sistema idraulico da 40 litri al minuto
  • Clone Robotics prevede di lanciare 279 unità nel 2025, ma la somiglianza con l’uomo solleva interrogativi legati alla Uncanny Valley e all’accettazione sociale di questi androidi

 

La robotica umanoide sta compiendo enormi passi avanti, con aziende come Tesla, Figure AI e Unitree Robotics impegnate a sviluppare assistenti robotici sofisticati. Tuttavia Clone Robotics ha scelto un obiettivo ancora più ambizioso: creare androidi indistinguibili dagli esseri umani. Il loro ultimo progetto, Protoclone, è stato definito “il primo essere umano sintetico” e ha destato sia stupore che inquietudine.

Protoclone è un androide progettato per replicare con precisione la struttura muscolo-scheletrica umana. Il suo scheletro metallico è composto da 206 ossa artificiali, mentre il sistema di movimento sfrutta 1.000 muscoli sintetici basati sulla tecnologia McKibben. Questa tecnologia utilizza un sistema pneumatico: ogni muscolo contiene un piccolo tubo con un palloncino interno che si espande con l’aria, permettendo la contrazione dei tessuti artificiali. Grazie a una pompa da 500W che movimenta 40 litri di fluido al minuto, Protoclone può eseguire movimenti fluidi e naturali.

Un innovativo sistema di raffreddamento “umano”

Oltre alla struttura muscolare, l’androide possiede 500 sensori che fungono da nervi artificiali, consentendo una risposta rapida ai comandi. Questi includono 320 sensori di pressione, 70 sensori inerziali per monitorare le articolazioni e quattro telecamere di profondità che fungono da occhi. L’obiettivo di Clone Robotics è far sì che Protoclone possa eseguire attività domestiche come cucinare, pulire e interagire con gli umani in modo naturale.

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Una delle caratteristiche più sorprendenti di Protoclone è il suo sistema di raffreddamento, progettato per imitare la sudorazione umana. Utilizzando acqua, il robot è in grado di dissipare il calore in eccesso, garantendo un funzionamento prolungato senza rischio di surriscaldamento. Nonostante l’innovazione, Protoclone solleva dubbi legati al fenomeno della Uncanny Valley, ovvero la sensazione di disagio che gli esseri umani provano davanti a robot troppo simili a loro. La Clone Robotics ha già annunciato che rilascerà 279 unità nel 2025, ma resta da vedere se la società sia pronta ad accogliere androidi tanto realistici nelle proprie case.

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