“Ciao, mi sembra strano mandarvi questa chat perché pur non avendo minimamente dimenticato dell’esistenza di questa conversazione inquietante, non credevo che l’avrei davvero mandata a qualcuno per farla leggere, soprattutto a così tante persone tutte insieme. Però mi trovo costretta a farlo, perché questa conversazione risale allo scorso Settembre, quando mi ero da pochissimo iscritta all’Università e stavo seguendo le prime lezioni e la persona con la quale ho chattato e che mi ha fatto venire i brividi, è tornata a perseguitarmi e io non so cosa dovrei fare. Non è una persona violenta, voglio rassicurarvi, è solo uno molto solo che compatisco, ma non sono effettivamente interessata alle sue attenzioni. Dovrei dirlo ai miei? O dovrei andare a fare una denuncia? Io non sono pratica e vorrei evitare di sbandierarlo con tutti i miei amici o i familiari, sarebbe davvero imbarazzante, anche perché a dover essere proprio trasparenti a contattarmi è stato il mio ex professore di filosofia del liceo…”
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Una ragazza, recentemente immatricolata all’università, si trova a dover condividere con altri una chat che le ha causato notevole disagio. Nonostante non avesse mai dimenticato quella conversazione preoccupante avvenuta lo scorso settembre, durante le prime lezioni universitarie, non aveva mai preso in considerazione l’idea di mostrarla a qualcuno, men che meno a un vasto pubblico. La ragione di questa condivisione forzata è il ritorno preoccupante di un’interazione passata: la persona con cui aveva avuto quel dialogo sconcertante, che le aveva causato una sensazione di inquietudine, ha ricominciato a importunarla. Sebbene tenga a precisare che tale individuo non è violento, bensì una persona solitaria verso cui prova compassione, essa non ha interesse verso le attenzioni che le sta dimostrando.
Di fronte a tale situazione, la ragazza si interroga sul da farsi: chiedersi se sia il caso di informare i propri genitori o se sia più appropriato procedere con una denuncia alle autorità competenti. Le risulta difficile prendere una decisione e preferirebbe evitare di divulgare la questione ad amici e familiari, per non trovarsi in una posizione imbarazzante. A complicare ulteriormente le cose è il fatto che la persona che la sta contattando è il suo ex professore di filosofia del liceo, circostanza che aggiunge una nota di imbarazzo e delicatezza alla vicenda.
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