Dal 2026 potrete dormire in un alloggio stampato in 3D
- A Marfa, in Texas, si trova una struttura ricettiva decisamente peculiare
- Si tratta di El Cosmico, un luogo destinato a chi ama il camping e la natura
- Entro il 2026, nuove unità alberghiere saranno aggiunte alla struttura già esistente
- Questi alloggi saranno completamente stampati in 3D
- Per realizzarli, è stata usata una stampante grossa quanto una gru
Avreste mai immaginato di avere la possibilità di soggiornare in un albergo completamente stampato in 3D? No, non è fantascienza, ma un progetto ben avviato che sarà presto realtà. Entro il 2026, infatti, per una cifra compresa tra i 200 e i 450 euro a notte si potrà prenotare un alloggio interamente realizzato con una stampante 3D delle dimensioni di una gru. La struttura in questione si trova nella città di Marfa, in Texas, e rappresenta l’espansione di un’area pre-esistente, chiamata El Cosmico, destinata al camping.
Il progetto ultra-tecnologico prevede la realizzazione di 43 nuove unità alberghiere e 18 case residenziali. Il vantaggio dell’uso di una stampante 3D di dimensioni colossali per questo ambizioso lavoro edilizio? Liz Lambert, proprietaria della struttura, ha dichiarato che i costi sono “molto più ridotti di quanto sarebbe possibili con le tecniche di costruzioni tradizionali. La maggior parte degli hotel sono contenuti all’interno di quattro mura e molte volte si replica senza fantasia la stessa unità più e più volte. Non siamo mai stati in grado di costruire con così poca costrizione e così tanta fluidità. Una modalità pazzesca”.
Come funziona la costruzione in 3D?
Vi state chiedendo come sia possibile, nello specifico, costruire un hotel in 3D? Prima di tutto, occorre una stampante adeguata. Quella impiegata per l’ampliamento di El Cosmico, ad esempio, è alta oltre 4 metri, lunga oltre 14 e pesa quasi 5 tonnellate. Questo incredibile dispositivo, ribattezzato Vulcan, permette di costruire edifici delle forme più svariate, fornendo una libertà creativa senza precedenti.
Dopo aver realizzato un progetto digitale, è sufficiente inserire nella stampante degli strati di materiali, sovrapponendoli tra loro. Nel caso dell’innovativo hotel, si tratta principalmente di Lavacrete, una miscela a base di cemento scelta per la sua resistenza e i costi ridotti. Nel processo di stampa, il mix di materiali e lo studio delle condizioni meteorologiche sono due fattori da analizzare con estrema attenzione.
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Come spiegato da Jason Ballard, Ceo dell’azienda che ha realizzato la stampante 3D Vulcan, infatti, “La magia avviene nelle miscele che ci permettono di continuare a stampare. L’umidità, la temperatura e l’irraggiamento influenzano moltissimo il comportamento del materiale e persino il colore finale“. E voi, soggiornereste in un hotel del genere?
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- https://www.focus.it/tecnologia/il-primo-hotel-stampato-completamente-in-3d-arriva-in-texas
- https://www.designboom.com/architecture/icon-bjarke-ingels-big-3d-printed-el-cosmico-marfa-texas-03-08-2023/
- https://elcosmico.com/