Prete high tech distribuisce adesivi dei santi da applicare sullo smartphone

L’obiettivo era sensibilizzare sulla corretta gestione della tecnologia delle comunicazioni

 

Il sacerdote “hi-tech” don Giorgio Mariotti, 74 anni (diventato prete a 59 anni dopo aver chiuso un’attività commerciale), ha lanciato un’iniziativa inedita a Città di Castello per promuovere un corretto utilizzo dei dispositivi tecnologici. In occasione della festa di San Biagio, protettore della gola, il sacerdote ha benedetto i dispositivi come smartphone, tablet e computer durante una cerimonia presso la Parrocchia di Nuvole, situata nella zona nord della città. Inoltre ha distribuito ai fedeli adesivi con l’immagine del santo protettore e la preghiera “Benedici Signore Gesù, per intercessione di San Biagio, questo mio smartphone”.

Don Mariotti ha sottolineato l’importanza di un utilizzo responsabile dei dispositivi tecnologici, invitando i fedeli a riflettere sui potenziali effetti sulla salute causati dall’utilizzo regolare di tali dispositivi. Ha infatti sostenuto che questa iniziativa è stata fatta in modo che “nella fede le persone possano essere preservate da eventuali danni che questi mezzi potrebbero procurare e portare invece il bene e la verità”.

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Nessuna superstizione

Oltre alla benedizione, il prete ha pensato anche un concorso dedicato alle “buone notizie”. L’obiettivo del parroco è sensibilizzare sulla corretta gestione della tecnologia delle comunicazioni, specialmente tra i più giovani. Don Mariotti ha evidenziato l’importanza delle tradizioni religiose popolari nel trasmettere la fede, sottolineando che la benedizione degli oggetti dovrebbe essere un augurio nella fede per un buon utilizzo. Ha affermato: “Queste antiche e semplici tradizioni della religiosità popolare hanno contribuito e contribuiscono anche oggi alla trasmissione della fede che per noi è la cosa più importante. La benedizione degli oggetti non deve diventare una pratica superstiziosa, ma un augurio, nella fede, di buon lavoro Benedetto dal Signore per le persone che li avranno in gestione”.

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