“Ciao, mi chiamo Eleonora e ho 31 anni, una mia carissima amica, Clarissa, è diventata finalmente medico di base e ho provato a chiederle per favore la prescrizione della pillola perché la mia ricetta bianca è scaduta. Lei svolge il suo lavoro alla perfezione, nonostante abbia dei pensieri antiquati e molto conservatori. Il problema è che questi suoi pensieri li tiene a bada con i suoi pazienti ma con noi amiche non fa altro che cercare di indottrinarci. Credo proprio che stavolta abbia superato il limite, infatti mi dispiace di come l’ho trattata ma sembra proprio che lei non viva nel mondo normale. Cosa ne pensate?”
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Eleonora racconta di aver recentemente chiesto un favore alla sua amica Clarissa, che è diventata medico di base. La richiesta riguardava la prescrizione della pillola anticoncezionale, dato che la sua ricetta era scaduta. Eleonora descrive Clarissa come una professionista competente ma con idee molto conservatrici e antiquate, specialmente in riferimento a questioni di salute e benessere femminile.
Nonostante Clarissa mantenga un comportamento professionale con i suoi pazienti, Eleonora osserva che, nel loro circolo di amiche, tende a esprimere apertamente le sue opinioni conservatrici, arrivando a cercare di influenzarle con i suoi pensieri. Eleonora si sente frustrata da questo atteggiamento, tanto da esprimere rammarico per come ha reagito di recente a una delle affermazioni di Clarissa.
Eleonora si chiede se sia giusto rimproverare Clarissa per le sue opinioni e per il modo in cui cerca di condividerle, soprattutto considerando che la loro amicizia è coinvolta. La situazione ha creato un conflitto interno in Eleonora, che si trova a bilanciare il rispetto per la professione e le competenze di Clarissa con la difficoltà di accettare i suoi punti di vista personali, che lei considera non in linea con il “mondo normale”. Eleonora cerca consigli e opinioni su come gestire questa situazione delicata.
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