“sono Lorella e seguo sempre la pagina di Commenti Memorabili. Quella che vi mando è una chat di famiglia, in realtà ho creato il gruppo appositamente per organizzare il pranzo di Natale. Da quando mia mamma, quattro anni fa, è stata operata ho deciso di prendermi carico io del pranzo di Natale e così tutti vengono da me. Io non sono figlia unica, c’è mia sorella Sara sposata purtroppo con Raffaele e mamma di un bambino di 7 mesi, mio fratello Ludovico che è il piccolo di casa e non ha ancora messo la testa a posto e poi ci sono mamma e papà. Dopo 4 anni in cui mi sono ritrovata ogni 25 Dicembre a prendermi una arrabbiatura ho deciso che quest’anno avrei messo dei paletti e delle regole. Così ho creato la chat per comunicare queste regole e da quel momento sono venute a galla tutte le verità. Per chi leggendo penserà che io sia stata ingiusta, chiedo quello che ho chiesto alla mia famiglia: provate a mettervi nei miei panni. Anzi proviamo tutti ogni tanto a metterci nei panni degli altri…perché forse impareremmo a comportarci come esseri umani e non come bestioline egoiste. E comunque a me sembra che il Natale e le festivita, più che unire, dividano!”
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Una nostra fan di nome Lorella ha condiviso la sua esperienza nell’organizzare il pranzo di Natale per la sua famiglia, un compito che ha deciso di assumersi da quando, quattro anni fa, sua madre è stata operata. Racconta che ogni anno tutta la famiglia si riunisce a casa sua, ma, nonostante le sue buone intenzioni, finisce sempre per prendersi una grande arrabbiatura il 25 dicembre.
Lorella non è figlia unica: ha una sorella, Sara, sposata con Raffaele (un cognato che non sembra molto apprezzato) e mamma di un bambino di 7 mesi; un fratello, Ludovico, il più giovane della famiglia, che ancora non ha messo la testa a posto; e infine ci sono i genitori. Quest’anno, stanca delle difficoltà e dei contrasti che si creano ogni volta, ha deciso di stabilire delle regole chiare per evitare problemi e incomprensioni.
Per comunicare queste regole, Lorella ha creato una chat di gruppo apposita. Tuttavia, anziché semplificare le cose, questa iniziativa sembra aver acceso ulteriori conflitti e ha fatto emergere delle verità nascoste tra i membri della famiglia. Lorella si sente frustrata perché, invece di ricevere collaborazione, ha percepito atteggiamenti che definisce egoistici e poco rispettosi del suo impegno.
Condivide la sua esperienza per chiedere a chi legge di provare a mettersi nei suoi panni, così come ha chiesto alla sua famiglia. Invita tutti a riflettere sull’importanza dell’empatia e a considerare che le festività, che dovrebbero essere un momento di unione, spesso finiscono per creare divisioni.
Lorella conclude con una nota amara, sottolineando che il Natale, invece di unire, sembra portare alla luce egoismi e comportamenti poco collaborativi, rendendo le festività un momento di stress invece che di serenità.
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