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Il “power nap”, ovvero un breve riposino di circa 13-20 minuti, è diventato un argomento di crescente interesse, soprattutto tra le nuove generazioni. Non solo una tradizione della siesta pomeridiana, ma un fenomeno che ha preso piede anche grazie alla sua diffusione sui social, in particolare su piattaforme come TikTok. L’hashtag #powernap, infatti, conta migliaia di post, segno di quanto questa pratica stia attirando l’attenzione di giovani utenti che vedono nel sonnellino un modo per ricaricare le batterie prima di affrontare altri impegni.
L’efficacia di questo riposo breve è stata confermata dalla scienza. Studi recenti, supportati dalle dichiarazioni di esperti come Oliviero Bruni, professore di neurologia all’Università La Sapienza di Roma, dimostrano che un riposino di pochi minuti può avere effetti positivi sulla produttività, sull’energia e sul benessere psicologico. La chiave, secondo Bruni, è che questo tipo di sonno non raggiunge la fase profonda, ma si limita a un sonno leggero che stimola la mente e il corpo, migliorando la concentrazione e la lucidità nelle ore successive.
Il power nap, se eseguito correttamente, può rivelarsi una pratica rigenerante, che evita la stanchezza accumulata durante la giornata. I benefici di un sonnellino breve si estendono anche all’umore, riducendo lo stress e aumentando la sensazione di benessere psicologico. Nonostante questi vantaggi, uno studio del 2017 ha rivelato che il 60% delle persone ha abbandonato l’abitudine di fare un riposino, limitandola solo ai weekend o durante le vacanze. Questo fenomeno è principalmente legato ai ritmi frenetici e alle pressioni quotidiane che lasciano poco spazio al riposo.
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La generazione Z, tuttavia, sembra essere in controtendenza. Nonostante le sfide di un mondo sempre più frenetico, i giovani sembrano aver riscoperto l’importanza di concedersi delle pause durante la giornata. Il power nap è tornato di moda, non solo per i suoi benefici pratici ma anche come parte della cultura della self-care, un concetto sempre più presente nelle routine dei giovani. I social media, in particolare, hanno contribuito a diffondere questo comportamento, trasformandolo in una pratica di benessere popolare.
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