Posticipi la sveglia al mattino? Ecco perché non dovresti farlo

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Posticipi la sveglia al mattino? Ecco perché non dovresti farlo

| 01/10/2024
Fonte: Pixabay

Premere più volte il pulsante “snooze” danneggia il sonno: come peggiora la qualità del risveglio

  • L’uso del tasto snooze crea una privazione artificiale del sonno, danneggiando la qualità del riposo
  • Ritardare più volte la sveglia prolunga l’inerzia del sonno, ossia quella sensazione di confusione e sonnolenza al risveglio
  • L’inerzia del sonno peggiora con i risvegli forzati e ripetuti, come confermato da uno studio scientifico
  • Impostare una sola sveglia e alzarsi subito è la chiave per ridurre al minimo gli effetti negativi del risveglio
  • Piccoli accorgimenti, come lasciare entrare la luce del sole o muoversi, possono favorire un risveglio più rapido e energico

 

Sembra un’innocua abitudine quella di rimandare la sveglia al mattino, premendo il tasto “snooze”, per regalarsi qualche minuto in più di sonno. Tuttavia, dietro questo gesto comune si nasconde un impatto negativo sulla qualità del risveglio e, di conseguenza, sul benessere generale. Rimandare continuamente il momento di alzarsi non porta ad un riposo maggiore, bensì alimenta uno stato di confusione e sonnolenza noto come inerzia del sonno, una condizione che può compromettere la nostra capacità di affrontare la giornata con la giusta energia.

Rimandare la sveglia prolunga solo il disagio e l’inerzia del sonno

Quando al mattino, appena suona la sveglia, premiamo il pulsante snooze, pensiamo erroneamente di guadagnare tempo per dormire di più e sentirci più riposati. In realtà, la scienza dimostra che questa pratica provoca l’effetto contrario. Il neurologo e specialista del sonno, Dr. Scott Kutscher, ha definito questo comportamento come una vera e propria “privazione artificiale del sonno”. Ogni volta che ritardiamo la sveglia, non solo rischiamo di fare tardi per i nostri impegni, ma compromettiamo la qualità del riposo accumulando risvegli forzati. Questo ci porta a prolungare lo stato di inerzia del sonno, la fase di transizione tra il sonno e la veglia che dura in media 30 minuti, ma che può essere intensificata proprio dalla pratica dello snooze.

L’inerzia del sonno è quella condizione di stordimento e scarsa vigilanza che si sperimenta nei primi momenti dopo il risveglio. Posticipare più volte la sveglia amplifica questa sensazione di intontimento, causando una ridotta capacità di concentrazione e una risposta cognitiva più lenta. Uno studio pubblicato sul Journal of Physiological Anthropology nel 2022 conferma che premere ripetutamente snooze non aiuta a sentirsi più riposati, anzi prolunga la sensazione di sonnolenza e confusione, rendendo ancora più difficile affrontare la giornata.

I consigli per un risveglio migliore senza snooze

Una delle prime regole per migliorare la qualità del sonno e del risveglio, secondo il Dr. Kutscher, è evitare l’uso del tasto snooze. Impostare una sola sveglia all’orario in cui si deve effettivamente alzare, e non prima, può fare la differenza. Alzarsi subito, anche se inizialmente faticoso, permette di ridurre al minimo gli effetti dell’inerzia del sonno. Kutscher suggerisce anche alcune strategie per svegliarsi in maniera più energica e reattiva. Per esempio, aprire immediatamente le tende per lasciar entrare la luce del sole, che stimola i centri cerebrali legati alla veglia, oppure compiere piccoli movimenti fisici che aiutano a far circolare il sangue.

Alcuni, come lo stesso Kutscher, utilizzano trucchi curiosi per svegliarsi senza fare affidamento sullo snooze. “Il mio segreto è lasciare le scarpe e i calzini fino a quando non esco per andare al lavoro”, afferma il neurologo, spiegando che il freddo ai piedi, una volta a contatto con il pavimento, aiuta a stimolare il risveglio fisico e mentale. Questo semplice, ma efficace, stratagemma mostra come piccoli accorgimenti quotidiani possano fare una grande differenza nell’iniziare la giornata con il piede giusto, senza bisogno di frammentare il sonno con inutili posticipi.

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