Quando la sveglia suona al mattino, mentre si dorme del sonno più beato, la prima cosa che viene da fare è premere la funzione “snooze” per posticipare di altri 10 minuti il risveglio. Quando la suoneria torna a farsi sentire, spesso si ripete l’operazione fino a quando gli impegni e gli orari incombenti non costringono ad alzarsi dal letto.
Anche se può sembrare un buon metodo per dormire più a lungo, lo specialista in medicina del sonno e neurologo, dr. Scott Kutscher, ha detto a Newsweek che posticipare ripetutamente la sveglia costituisce «una privazione artificiale del sonno». Non solo posticipare la sveglia può farti fare tardi al lavoro, ma può rendere il risveglio più difficile e compromettere la qualità del sonno.
«A nessuno piace svegliarsi la mattina e non tutti riescono ad alzarsi subito dal letto. L’atto immediato del risveglio è faticoso per tutti. Questa condizione si chiama inerzia del sonno, una sensazione che porta nuovamente a dormire, come una risacca che ti trascina in mare» ha aggiunto.
L’inerzia del sonno è il nome dato alla sensazione di stordimento e stanchezza avvertiti al mattino. Può essere caratterizzata da una ridotta vigilanza e da prestazioni comportamentali compromesse immediatamente dopo il risveglio.
Sebbene si pensi che l’inerzia del sonno duri solitamente circa 30 minuti, uno studio del 2022, pubblicato sul Journal of Physiological Anthropology, ha evidenziato che posticipare una sveglia in realtà prolungherà la sensazione anziché diminuirla.
La ricerca ha concluso che ritardare una sveglia porti a ripetuti risvegli forzati, piuttosto che sperimentare lo stato di sonnolenza una sola volta prima di alzarsi. Quindi, impostare la sveglia prima del necessario probabilmente renderà ancora più difficile alzarsi dal letto. Invece di ripetere la funzione snooze più volte ogni mattina, Kutscher consiglia di impostare una sveglia all’ultimo orario possibile e di alzarsi subito. Per ridurre l’inerzia del sonno al mattino si può anche ricorrere a semplici accorgimenti come aprire le tende alle finestre per far entrare la luce del giorno, oppure muoversi per aumentare la veglia.
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«Il mio piccolo trucchetto mattutino è quello di lasciare le scarpe e i calzini tolti fino al momento in cui esco per andare al lavoro», ha detto Kutscher. «Il freddo è un altro forte segnale di allarme, e il pavimento freddo sui miei piedi nudi aiuta a svegliarmi».
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