Pollo fritto e patatine

“Mi chiamo Carla, e dopo il primo figlio, Mattia, avevo deciso che non avrei avuto più figli, per la fatica enorme che ho vissuto dopo la sua nascita (nonostante la grande gioia). Però il tempo e passato, e l’istinto materno ha prevalso. Cosi cinque mesi e mezzo fa è nata mia figlia Rebecca. Neanche a dirlo, doppia gioia ma anche doppia fatica… Il mio corpo ha sofferto di più, forse perché non più giovane come prima. In questo momento poi mi sento un disastro… Anche se lavoro ancora mezza giornata il tempo non basta mai, la casa è sempre in disordine e spesso non riesco a dedicarmi alla cucina super biologica e salutare che vorrei per I miei figli. E con il primo non era così credetemi… Comunque, quel giorno avevo lasciato il figlio grande a mia mamma e la piccola a mia suocera, ed io avevo preso la giornata per sbrigare commissioni arretrate e fare una visita per me (mi sto trascurando anche a livello di salute e questo non va bene). Quel giorno ammetto di aver ceduto ai capricci di Mattia e gli avevo lasciato come pranzo del pollo fritto e delle patatine (madre terribile lo so). Ovvio che non mangia così tutti i giorni ma a volte sono così stanca che non riesco ad occuparmi di tutto nel modo più perfetto. E mia madre non mi è d’aiuto. Mio papà è mancato da un paio di anni, e io e lui ci capivamo anche senza parlare. Lui era quello buono, quello sempre con il sorriso e una parola di conforto e mi manca tantissimo… mia madre non lo nomina mai. Non si può parlarne, come se fosse un tabù, ma purtroppo da quando lui non c’è il mio rapporto con lei è peggiorato.”

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Una nostra fan, Carla, racconta la sua esperienza di madre di due figli e le sfide quotidiane che affronta nel cercare di bilanciare il lavoro, la famiglia e il tempo per sé stessa. Dopo la nascita del suo primo figlio, Mattia, aveva deciso di non avere altri figli a causa della fatica enorme vissuta, nonostante la gioia immensa. Tuttavia, col passare del tempo, il desiderio di maternità ha prevalso, e cinque mesi e mezzo fa è nata la sua secondogenita, Rebecca.

Carla descrive questa fase della vita come piena di felicità, ma anche di doppia fatica rispetto a prima. Il suo corpo, non più giovane, ha sofferto maggiormente, e spesso si sente sopraffatta. Nonostante lavori solo mezza giornata, il tempo sembra non bastare mai: la casa è spesso in disordine, e Carla non riesce sempre a garantire l’alimentazione super biologica e salutare che desidererebbe per i suoi figli. Con Mattia non era così, ricorda, ma le sue energie oggi sono limitate.

In una giornata particolarmente impegnativa, Carla aveva lasciato Mattia con sua madre e Rebecca con sua suocera, approfittando di qualche ora per sbrigare commissioni arretrate e fare una visita medica. Ammette di essersi sentita in colpa per aver ceduto ai capricci di Mattia, lasciandogli come pranzo pollo fritto e patatine. È consapevole che non si tratta della scelta migliore, ma riconosce che a volte la stanchezza prevale, rendendo difficile occuparsi di tutto alla perfezione.

Carla condivide anche un aspetto più intimo della sua vita, legato al rapporto con sua madre, peggiorato dopo la perdita del padre, avvenuta un paio di anni fa. Ricorda il padre come una figura positiva, sempre con il sorriso e una parola di conforto, un sostegno che le manca profondamente. Al contrario, sua madre sembra aver fatto del lutto un tabù, evitando di parlare di lui, il che ha creato una distanza emotiva tra loro. Tra le gioie e le difficoltà, Carla cerca di affrontare ogni giorno con dedizione, pur sentendo il peso delle sue responsabilità e il vuoto lasciato dal padre, che continua a mancarle profondamente.

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