Scoperte incisioni egizie nascoste sotto le acque del Nilo [+FOTO]

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Scoperte incisioni egizie nascoste sotto le acque del Nilo [+FOTO]

| 13/08/2024
Fonte: Pixabay

L’area, indagata da archeologi subacquei nei pressi della diga di Assuan, ha rivelato l’esistenza di una serie di incisioni rupestri

  • Un team di archeologi francesi ed egizi ha effettuato delle indagini nelle acque del Nilo, nei pressi della diga alta di Assuan
  • Le esplorazioni subacquee hanno rivelato la presenza di incisioni rupestri
  • L’area è compresa nella vasta area archeologica sommersa dalle acque con la costruzione della diga
  • Le incisioni raffigurano diversi faraoni egiziani
  • La documentazione fotografica e video sarà usata per la riproduzione di modelli 3D dei reperti scoperti in fondo al Nilo

 

Una serie di incisioni rupestri egizie è stata rilevata sotto le acque del fiume Nilo, in un’area situata nei pressi dell’alta diga di Assuan.

Le indagini subacquee

La moderna città di Assuan si trova sula riva orientale del Nilo. Nell’antichità era un luogo strategicamente significativo, poiché segnava la frontiera meridionale dell’Egitto faraonico. Con la costruzione della diga, completata nel 1970, una vasta area archeologica rimase sommersa dall’acqua del bacino idrico.

Un team di archeologi francesi ed egiziani ha effettuato una serie di indagini nell’area attorno a due isole situate nel fiume, attraverso immersioni esplorative e l’acquisizione di foto e video subacquei. Gli archeologi hanno utilizzato scansioni e fotogrammetria subacquei per identificare e documentare i reperti.

La ricerca ha identificato diverse raffigurazioni di vari faraoni egiziani, tra cui Amenhotep III (che regnò dal 1388 al 1351 a.C. circa), Thutmose IV (regnò dal 1400 al 1390 a.C. circa), Psammetico II (595 – 589 a.C.) e Apries (589 – 570 a.C.). Nell’antichità, Assuan ospitava cave di granito, un tempio adornato con quattro statue colossali di Ramesse II e il complesso del tempio di Philae dove fu eseguita l’ultima iscrizione geroglifica egiziana nel 394 d.C.

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Il Ministero del Turismo e delle Antichità del Paese ha reso noto il ritrovamento con una nota ufficiale. La missione archeologica sta attualmente lavorando per produrre modelli tridimensionali dei reperti e studiarli in preparazione di una pubblicazione scientifica che descriverà nel dettaglio le scoperte.

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