A tutti, almeno una volta nella vita, sarà capitato di commettere un grande e irrimediabile errore. Quale? Trovarsi in un locale a bere qualcosa e andare a fare pipì dopo la prima birra. Perché si tratta di uno sbaglio tanto clamoroso? Perché questo gesto apparentemente innocuo e necessario ci costringe a trascorrere l’intera serata in bagno. La ragione scientifica che si cela dietro un fenomeno tanto curioso?
Assumere alcol aumenta la frequenza della minzione. Infatti, le sostanze alcoliche bloccano la produzione dell’ormone antidiuretico ADH. Si tratta di una sostanza di fondamentale importanza. Basti pensare che il nostro corpo produce circa 180 litri di liquidi in eccesso al giorno, mentre ne espelle solo due. Tutto merito dell’ADH, che trattiene i fluidi fino ad estrarne tutte le sostanze utili per il nostro organismo.
La situazione, però, peggiora di molto nel caso in cui abbiate deciso di dissetarvi con un bel boccale di birra ghiacciato. Nella birra, infatti, è presente l’acido carbonico, che aumenta l’attività della vescica. Non tutti conoscono il funzionamento di questo organo: essendo elastico, maggiore è la frequenza con cui viene svuotato, più tende a riempirsi con facilità.
Insomma, non sempre trattenerla è una cattiva idea. Del resto, se decidiamo a inizio serata di fare pipì dopo la prima birra, la vescica si abituerà e tenderà a riempirsi di nuovo, presentandoci lo stimolo di andare al bagno. A quel punto, l’esigenza di urinare si farebbe davvero irrefrenabile e sarebbe molto difficile da ignorare.
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Molto meglio, quindi, aspettare un po’, permettendo alla vescica di assuefarsi. In breve tempo, la sensazione di dover fare pipì si ridurrebbe, diminuendo anche il nostro fastidio. In ogni caso, però, sarebbe solo un rimedio temporaneo. Prima o poi, infatti, la nostra vescica ci presenterà il conto. Tra le due alternative, comunque, molto meglio pagare lo scotto a casa, che rovinarsi una serata in compagnia. Alla salute!
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