Hai bisogno di piangere? Allora sfogati: la scienza consiglia di lasciar scorrere qualche lacrima abbandonandosi in un bel pianto anziché nascondere le proprie emozioni. Contrariamente all’opinione patriarcale, una solida sessione di brutti singhiozzi è tutt’altro che debole, perché piangere fa bene alla salute.
Quando c’è tanta vergogna intorno al pianto (sia per uomini che per le donne), può essere difficile pensare alle lacrime come a qualcosa di benefico. Tuttavia, “piangere ci aiuta a liberare e a muoverci attraverso le emozioni, per elaborarle e indirizzarle dall’interno verso l’esterno”, ha detto Jill E. Daino, una terapista con sede a New York.
Nel complesso, piangere aiuta ad alleviare lo stress fisico. Secondo uno studio del 2019 pubblicato sulla rivista Emotion, il pianto ha una serie di benefici fisici, tra cui l’abbassamento dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
Inoltre, uno studio del 2014 ha scoperto che il pianto può avere un effetto calmante sulle persone. Lo studio ha spiegato che il pianto attiva il sistema nervoso parasimpatico, che aiuta le persone a rilassarsi.
Oltre ad aiutare le persone a calmarsi, piangere può aiutare nelle relazioni interpersonali. Secondo quanto spiegato in uno studio del 2016, il pianto è principalmente un “comportamento di attaccamento“, in quanto raccoglie il sostegno delle persone che ci circondano. Questo è noto come un “beneficio interpersonale” o sociale.
Uno studio del 2018 pubblicato sulla rivista CNS Spectrums, ha dimostrato che le persone che si lasciano andare al pianto davanti agli altri hanno più probabilità di creare legami, provare empatia e di ricevere aiuto emotivo.
Piangere può aiutare a sollevare lo spirito delle persone e farle sentire meglio. Il pianto rilascia sostanze che alleviano il dolore, come l’ossitocina e le endorfine, le quali possono anche aiutare a migliorare l’umore. In uno studio del 2015 pubblicato sulla rivista Motivation and Emotion, alcuni volontari hanno visto dei film molto commoventi.
I ricercatori hanno monitorato chi ha pianto in risposta ai film e chi no. Quelli che hanno versato qualche lacrima all’inizio si sono sentiti peggio, mentre quelli che hanno avuto reazioni più stoiche o neutrali non hanno rilevato cambiamenti d’umore. Tuttavia, 90 minuti dopo la fine del film, i ricercatori hanno controllato di nuovo. Coloro che avevano pianto si sono sentiti meglio rispetto a prima dell’inizio del film.
Questo non vuol dire che ci sia qualcosa di sbagliato nel riuscire a superare il finale di Titanic senza singhiozzare (anche perché Rose avrebbe potuto sicuramente condividere quella maledetta porta con Jack). Ognuno reagisce in modo diverso a cose diverse, e questo va bene. Sappiate solo che se avete voglia di piangere, potrebbe farvi sentire meglio.
Share