Pet Economy: nel 2030 il business varrà 500 miliardi

Tutti i motivi per investire nel business di prodotti per animali domestici

Secondo una ricerca di Bloomberg, il settore della pet economy vedrà un aumento esponenziale dei profitti
In Italia il rapporto tra persone e animali domestici è di 1 a 1
Le regioni con la maggiore presenza di attività dedicate alla cura e al benessere dei pet sono Lombardia, Lazio e Campania
Il settore più redditizio è quello alimentare
L’animale d’affezione più diffuso non è né il cane né il gatto: ecco di quale specie si tratta

Avete da parte un discreto gruzzoletto e state pensando di investirlo? Allora aprite bene le orecchie: secondo una ricerca di Bloomberg, il settore ideale è quello della pet economy. Stando alle stime degli esperti, infatti, il business globale di prodotti e servizi dedicati agli animali domestici raggiungerà i 500 miliardi entro il 2030. Si tratta di una cifra stratosferica. Basti pensare che rappresenta un quarto del prodotto interno lordo del nostro Paese.

I motivi di questo fenomeno economico a dir poco incredibile sono piuttosto intuitivi. Sempre più famiglie, infatti, decidono di aprire le porte della propria casa a un animale domestico. Senza contare, poi, che grazie alle maggiori cure e attenzioni dedicate ai pet, la qualità della loro vita è aumentata, incrementandone la longevità. In Italia, secondo le stime, gli animali d’affezione sono ben 60,27 milioni, per un rapporto di 1 a 1 tra persone e animali domestici. Vi state chiedendo quale sia la specie più diffusa nelle nostre case? Non si tratta né di Fido né di Micio, ma dei pesci, che sono seguiti da uccelli, gatti, cani, piccoli mammiferi e rettili.

Il settore più redditizio è quello del pet food

Sareste propensi a investire nel settore della pet economy e siete alla ricerca di qualche informazione in più sull’argomento? Sappiate, allora, che le regioni in cui si investe di più sulla cura degli animali di affezione sono la Lombardia, il Lazio e la Campania. In particolare, il settore più redditizio è quello alimentare.

Stando a un report della società di ricerche di mercato Circana, infatti, lo scorso anno la spesa di cibo destinato ai pet ha superato i 3 miliardi di euro. Si tratta di una cifra impressionante, considerato che nello stesso periodo le famiglie italiane puntavano al risparmio a causa dell’inflazione.

Del resto,cosa non si farebbe per i propri amici pelosi (ma anche piumati e squamati)? Considerando che, secondo una recente indagine, il 50% dei proprietari di animali sceglie di vivere con un pet per combattere la solitudine, è più che comprensibile volerli ripagare con tutto l’amore e le cure necessarie.