E se la persona tossica fossi tu? Ecco come capirlo

Svalutazione, pessimismo e aggressività: quali di questi atteggiamenti metti in atto?

 

Le persone tossiche mettono in pratica una serie di atteggiamenti svalutanti, critici e negativi, che finiscono per compromettere il benessere e la serenità di chi le circonda. E se chi assume comportamenti di questo genere non fossero gli altri, ma proprio tu? Rendersene conto non è facile né piacevole, ma necessario per migliorare le nostre relazioni sociali, oltre che il proprio equilibrio personale.

Quali sono i segnali che indicano che potremmo essere noi a mettere in atto dei comportamenti tossici? Scopriamoli insieme. Il primo atteggiamento a cui occorre prestare attenzione è l’aggressività. Se tendiamo ad approcciarci alle persone in maniera eccessivamente reattiva e, al contempo, osservazioni e critiche costruttive ci spingono a metterci sulla difensiva e a contrattaccare, dovremmo riflettere sulle ragioni del nostro modo di comportarci. Spesso, infatti, questa modalità è tipica delle persone con una bassa autostima, animate da uno slancio perfezionista che, in realtà, cela un profondo senso di inadeguatezza.

L’importanza di lavorare su se stessi

Qual è il vostro rapporto con le emozioni? Chi adotta atteggiamenti tossici spesso tende a non dare ascolto al proprio vissuto emotivo e a sminuire ciò che provano gli altri. O, al contrario, a focalizzarsi esclusivamente sul proprio mondo interiore a discapito delle altre persone. Anche in questo caso, delegittimare le emozioni altrui giudicandole esagerate, infondate o meno importanti rispetto alle proprie è un comportamento nocivo, che spingerà chi ci circonda ad allontanarsi da noi.

Siete estremamente critici, pessimisti e tendete a lamentarvi spesso? Mettetevi per un attimo nei panni di amici e parenti: non sarà difficile immaginare che stare al vostro fianco potrebbe risultare un’esperienza un filino faticosa. Il vostro atteggiamento tossico, infatti, non fa altro che propagare la negatività, compromettendo il benessere dei vostri cari.

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Avete realizzato che tendete a mettere in pratica uno o più comportamenti di questo tipo? Non reagite con l’autoassoluzione o con l’autocommiserazione: cambiare è possibile. Per farlo, occorrerà lavorare su se stessi e sull’autoconsapevolezza, preferibilmente chiedendo l’aiuto di un professionista che possa aiutarci a conoscerci meglio e a riflettere più in profondità sulle radici di alcuni nostri atteggiamenti

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