Sbagliare fa male, ma non saper accettare la sconfitta è peggio
- La scienza ha dimostrato che la nostra specie è biologicamente orientata al successo
- Perdere ci provoca un dolore fisico molto intenso
- Alcune persone hanno più difficoltà di altre ad accettare la sconfitta: si tratta dei cosiddetti narcisisti grandiosi
- Attribuire i fallimenti a fonti esterne a lungo andare può generare senso di impotenza, rabbia e frustrazione
- Imparare a perdere, invece, fa parte del processo verso il raggiungimento della vittoria
Quante volte, dopo aver perso di un incontro particolarmente sofferto, vi siete trovati a dire in modo poco convinto che l’importante è partecipare? Ancora peggio, c’è chi in caso di sconfitta addossa la responsabilità del fallimento a una causa esterna, fonte di ingiustizia, senza accettare di aver perso. In realtà, proprio come dice il proverbio, o si vince o si impara. Infatti, la psicologia ha dimostrato che saper perdere conviene.
Sulle prime, questa affermazione può sembrare tutt’altro che condivisibile. Del resto, il neuroscienziato Maarten Boksem ha condotto uno studio che ha evidenziato che una sconfitta equivale a sbattere la testa contro lo stipite di una porta mentre si corre a tutta velocità. Insomma, perdere provoca un dolore davvero intenso. Non a caso, l’essere umano è biologicamente programmato per aspirare alla vittoria. Per i nostri antenati, infatti, il raggiungimento dei propri obiettivi era saldamente legato alla sopravvivenza.
Sbagliando si impara: ecco perché è importante
Senza contare, poi, che alcune persone soffrono la sconfitta più di altre. Perché ciò avviene? La psicologa Evita March, docente alla Federation University Australia, ha spiegato: “chi presenta un tratto chiamato narcisismo grandioso può avere difficoltà a tollerare o, addirittura, a comprendere di non aver vinto“. Com’è facile intuire, in questi individui dietro il compiacimento e l’ammirazione per se stessi si celano profonde insicurezze.
Imparare a perdere, per quanto possa sembrare doloroso sulle prime, a lungo termine fa bene alla salute. Infatti, le ricerche hanno dimostrato che coloro che non riescono ad accettare la sconfitta sperimentano rabbia, impotenza e depressione: “ambendo a uno standard di perfezione irraggiungibile, saranno sempre emotivamente esausti perché niente di quello che fanno è mai abbastanza buono“.
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Apprendere dai propri fallimenti, invece, ha numerosi benefici, perché ci permette di fare autocritica e individuare strategie alternative differenti, da mettere in campo al prossimo tentativo. Insomma, è proprio vero: sbagliando si impara. E voi, sapete accettare la sconfitta?
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- https://www.focus.it/comportamento/psicologia/Vincitori-vinti-perche-nella-vita-bisogna-saper-perdere
- https://link.springer.com/article/10.1007/s11166-005-5831-x
- https://www.fairholme.qld.edu.au/in-principal/the-importance-of-losing