Gli animali selvatici conducono vite molto diverse rispetto a quelli che sono a contatto con gli umani. I cavalli liberi ad esempio, non hanno i ferri agli zoccoli ma questo non impedisce loro di correre e muoversi liberamente. I cavalli domestici invece sono spesso ferrati per uno scopo ben preciso.
I cavalli selvatici è raro che corrano per molto tempo e, il più delle volte, lo fanno solo per scappare da un pericolo. Spesso invece trottano mentre cercano il cibo. I cavalli domestici invece corrono più frequentemente e spesso portano sul dorso persone che aumentano il peso e l’usura a cui sono sottoposti gli zoccoli. Questo accade soprattutto ai cavalli nei maneggi o quelli utilizzati per l’equitazione, che corrono su pista o saltano gli ostacoli.
Il ferro ha la forma semicircolare e viene inchiodato agli zoccoli per proteggerli dal contatto con il terreno o suoli duri come le rocce o l’asfalto. Aiuta quindi a prevenire anche il verificarsi di lesioni, ma per essere efficace deve essere tenuto in costante manutenzione sostituendolo non appena si degrada. Deve inoltre essere della giusta misura altrimenti può causare fastidio nella camminata e portare l’animale anche a zoppicare. I ferri di cavallo non sono un’invenzione recente, ma sono utilizzati da molti secoli. Prima venivano realizzati con cuoio o materiale vegetale e cominciarono a diffondersi in questi animali a partire dal I secolo dopo Cristo.
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A seconda delle diverse esigenze, oggi i ferri possono essere in alluminio o acciaio, più leggeri o più pesanti, o realizzati in materiali come resina, gomma o plastica.
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