Perché uno psicopatico non esiterebbe a causare una nuova crisi finanziaria globale

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Perché uno psicopatico non esiterebbe a causare una nuova crisi finanziaria globale

| 17/04/2025
Fonte: YouTube

Uno psicopatico in finanza farebbe crollare il mondo con stile (e per un bonus)

  • Fino al 10% dei lavoratori della finanza potrebbe avere tratti psicopatici. E no, non è uno scherzo
  • Gli psicopatici non esitano a causare disastri economici, se in gioco c’è un bonus
  • I più psicopatici scalano le gerarchie più velocemente… ma portano l’azienda al disastro
  • Le organizzazioni che premiano il cinismo attirano chi fa del disinteresse per gli altri un’arte
  • Il denaro è l’unico vero amore dello psicopatico. Tu, il tuo futuro e la tua pensione… molto meno

Affideresti mai la gestione della tua pensione a qualcuno che considera l’empatia un errore di calcolo e la coscienza un ostacolo alla performance? Eppure, secondo le ricerche più recenti guidate da Clive Roland Boddy dell’Anglia Ruskin University, è proprio questo il tipo di individuo che spesso troviamo nelle alte sfere della finanza globale. No, non è l’inizio di una serie distopica su Netflix: è la realtà, quella con il portafoglio azionario e il mutuo a tasso variabile. Nel vasto mondo della finanza, affidare i propri risparmi a uno psicopatico non è solo un’idea poco rassicurante: è un rischio concreto. E no, non si tratta di una provocazione.

Psicopatici e finanza: un connubio perfetto, almeno per loro (non per noi)

La figura dello “psicopatico aziendale” – un soggetto brillante, affascinante e privo del minimo interesse per il tuo benessere – non è più solo una caricatura da romanzo thriller. È un profilo psicologico ormai riconosciuto anche tra chi si occupa di economia. Secondo Boddy, fino al 10% dei lavoratori nel settore finanziario potrebbe rientrare in questa categoria. Tranquilli, solo uno su dieci.

Stiamo parlando di individui che non conoscono il significato di parole come rimorso, empatia o “mi dispiace per il disastro economico che ho appena causato a mezzo pianeta”. Il loro obiettivo è chiaro, lineare e immutabile: salire la scala gerarchica a qualsiasi costo – tuo, ovviamente.

E attenzione: non si accontentano di farti perdere qualche soldo. No. Se la possibilità di ottenere un bonus si presenta, anche a costo di provocare una crisi finanziaria globale, non esiteranno. Anzi, sembrano quasi allenati per cogliere proprio quel tipo di opportunità con entusiasmo.

Crisi? Ma solo se conviene. E magari anche con il proprio nome in bella vista

Secondo gli studi, la maggior parte degli psicopatici non avrebbe alcuna remora nel causare un crollo globale se ciò garantisse un guadagno personale. Anche se il dito puntato su di loro fosse grande quanto il Nasdaq. Per loro, non è un problema: fa curriculum.

Per le persone “normali”, con qualche briciolo di senso civico, è un’idea impensabile. Ma per chi è emotivamente disconnesso dalla realtà (e dall’umanità), è semplicemente una strategia di profitto.

L’assenza di valori – quelli che in genere ci impediscono di premere il pulsante rosso – viene addirittura vista come una forma di chiarezza mentale. Certi leader della finanza e della politica vengono ammirati proprio per questa “libertà morale”. Certo, finché non toccano il tuo portafogli. Poi diventano improvvisamente “criminali della finanza”.

Il paradosso del successo: più sei spietato, più fai carriera (e più distruggi)

La cosa affascinante – o terrificante, dipende dal tuo punto di vista – è che questi tratti psicopatici sono premiati dal sistema. I dati mostrano che chi lavora nella finanza, soprattutto a New York, ha livelli più alti di tratti psicopatici rispetto alla media. E guarda caso, questi soggetti finiscono spesso ai piani alti.

Peccato che, una volta arrivati in cima, la loro gestione non porti esattamente a risultati esaltanti. Anzi. La leadership psicopatica è spesso associata a investimenti azzardati, cattiva gestione dei fondi e ritorni inferiori. In uno studio, i gestori di fondi con forti tratti psicopatici hanno ottenuto rendimenti annui inferiori del 30% rispetto ai colleghi più… umani.

Insomma, salgono come razzi, ma portano le aziende giù come meteore. Tutto ciò mantenendo un sorriso smagliante e un’ottima reputazione tra i colleghi – finché non arriva il crollo.

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Se ti assume uno psicopatico, stai tranquillo: o sei un burattino o sei già fuori

Una chicca finale: anni fa una banca utilizzava test per misurare il livello di psicopatia dei candidati. Evidentemente cercavano qualcuno “con la giusta ambizione” (leggi: qualcuno disposto a tutto, letteralmente).

Assumere uno psicopatico è come mettere una volpe a gestire il pollaio – solo che la volpe fa colloqui, decide chi entra e chi no. Spoiler: assume solo chi può aiutarla a scalare più velocemente, e taglia fuori chiunque possa oscurarne il cammino.

I valori umani? Un fastidio. Le relazioni affettive? Una perdita di tempo. L’unica cosa che conta è il denaro, e tutto ciò che può comprarlo. In questo contesto, la finanza diventa il paradiso perfetto per chi è disposto a tutto. E lo è davvero.

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