Un eroe non ha necessariamente i superpoteri
- Un eroe è qualcuno che compie atti di coraggio e generosità, che compie azioni straordinarie o ammirevoli e che riceve molti apprezzamenti
- L’eroe non necessariamente deve essere inteso come un individuo con i superpoteri. Può essere un personaggio famoso ma anche qualcuno che si conosce personalmente, come un padre, un amico, un insegnante
- Gli eroi aiutano a ridurre la solitudine, ad avere conforto nei momenti di insicurezza, regalano emozioni positive, aiutando le persone a raggiungere obiettivi personali e sociali
- Molte persone di successo non solo hanno emulato i loro eroi, ma li hanno addirittura superati. Ad esempio Steve Jobs con il suo mito Bill Hewlett, cofondatore della HP, e Leonard Messi con il suo eroe Zinedine Zidane
- Avere degli eroi aiuta a migliorarsi dal punto di vista professionale o personale, poiché con il loro esempio motivano a raggiungere degli obiettivi prefissati
Un eroe è qualcuno che compie atti di coraggio e generosità, che compie azioni straordinarie o ammirevoli e che riceve molti apprezzamenti. Il termine, nell’immediato, evoca i supereroi celebrati in fumetti e film, come ad esempio i personaggi della Marvel.
Gli eroi personali cambiano nel tempo
Ma l’eroe non necessariamente deve essere inteso come un individuo con i superpoteri. Più comunemente può essere qualcuno da ammirare per i suoi comportamenti. Può essere un personaggio famoso ma anche qualcuno che si conosce personalmente, come un padre, un amico, un insegnante.
Si comincia ad avere degli eroi nell’infanzia, e poi man mano che si cresce e cambiano aspettative e punti di riferimento, cambiano anche gli eroi da seguire. In ogni caso, si cerca di assomigliare loro e di imitarli perché esternano qualità positive: energia, speranza, saggezza, sicurezza, protezione. Aiutano a ridurre la solitudine, ad avere conforto nei momenti di insicurezza, regalano emozioni, aiutando le persone a raggiungere obiettivi personali e sociali.
Molte persone di successo non solo hanno emulato i loro eroi, ma li hanno addirittura superati. Ad esempio Steve Jobs considerava Bill Hewlett, cofondatore della Hewlett Packard, uno dei suoi eroi da bambino. All’età di 12 anni cercò il suo numero sull’elenco telefonico e lo chiamò per illustrargli il progetto di un frequenzimetro. Packard non solo fornì al giovane Jobs le parti per realizzare lo strumento, ma gli offrì anche un lavoro. Jobs poi con Apple ha superato il successo e le conquiste del suo eroe. Anche il calciatore Lionel Messi considerava Zinedine Zidane il suo eroe personale, e poi ha lo ha superato con i successi professionali.
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Ma che siano famosi o meno, gli eroi aiutano le persone a migliorarsi dal punto di vista professionale o personale, poiché incentivano con il loro esempio a raggiungere degli obiettivi prefissati.
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- https://www.psychologytoday.com/es/blog/12-razones-por-las-que-tenemos-heroes
- https://www.ferratum.es/blog/2019/03/28/todo-el-mundo-necesita-un-h%C3%A9roe-%C2%BFpero-por-qu%C3%A9