“Say cheese!“, “Dì formaggio!“. Sarà capitato a chiunque, almeno una volta nella vita, di sentirsi chiedere di pronunciare tale frase dinanzi ad un obbiettivo fotografico.
Ottenere un bell’aspetto nelle foto è di per sé una forma d’arte. L’angolazione, l’illuminazione, l’inclinazione della testa: tutto ciò può determinare un momento perfetto per dar vita ad un’immagine che rimarrà impressa per sempre su una pellicola. E che tu abbia otto anni oppure ottanta, sarai sempre chiamato a pronunciare tale espressione.
Scattare una foto, però non ha nulla a che fare con questo gustoso prodotto caseario. La domanda, quindi, sorge spontanea: da dove nasce tale citazione?
L’idea del “formaggio” in relazione alle foto ha origine intorno agli anni Quaranta. Il Big Spring Herald, quotidiano locale del Texas, negli USA, pubblicò un articolo che faceva riferimento a questa frase precisamente nel 1943.
Anche se nessuno sa per certo chi sia stato l’artefice di tale citazione ed il motivo a monte, la parola stessa comporta la realizzazione di un sorriso sulla propria bocca. Il suono “ch” ti fa stringere i denti e il lungo suono “ee” separa le labbra, creando un’espressione facciale che ricorda quella di una risata.
Tuttavia, l’uomo non ha sempre mostrato i propri denti dinanzi la fotocamera. Nel diciannovesimo secolo, infatti, solo bambini, contadini ed ubriachi sorridevano nelle fotografie. Il resto degli individui, specialmente coloro che appartenevano a classi sociali più abbienti, erano “costretti” a mantenere un’espressione facciale fredda e neutrale in quanto considerata usanza attraente e dignitosa per l’epoca.
Questo, però, non era l’unico motivo per cui le persone non sorridevano dinanzi la macchinetta fotografica. È opportuno ricordare, infatti, che le prime fotocamere impiegavano diverse ore (e talvolta anche giorni) a catturare un’istantanea.
Come si può immaginare, è difficile rimanere fermi così a lungo, soprattutto se si deve sorridere. Inoltre, l’igiene dentale non era una priorità ai tempi e la maggior parte dei soggetti provava vergogna a sfoggiare una bocca con una dentatura malmessa.
Inoltre, le fotografie erano anche particolarmente costose, il che significa che le persone appartenenti a ceti sociali elevati erano soliti mostrarsi in atteggiamenti austeri e sicuri anche e soprattutto per dare prova della loro condizione economica.
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Con l’avvento delle moderne fotocamere, però, la fotografia è diventata sempre di più un’usanza mainstream e sorridere dinanzi all’obbiettivo una procedura quasi di norma, compreso l’utilizzo dell’iconico “cheese“.
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