Tutti conosciamo bene quella sensazione allo stomaco quando ci innamoriamo follemente di qualcuno, ma fino ad oggi non ne conoscevamo le cause. Perché l’attrazione sentimentale ci fa sentire meno fame? A rispondere a questo affascinante quesito ci ha pensato la scienza. Un team di ricercatori della Harvard Medical School ha condotto un esperimento a cui hanno partecipato 25 volontari. Alla metà del gruppo è stato dato uno spray nasale a base di ossitocina, da inalare prima di mangiare.
Il resto dei partecipanti, invece, ha ricevuto una sostanza placebo. Il risultato? Chi aveva inalato lo spray a base di ossitocina mangiava meno, ma i livelli metabolici rimanevano gli stessi. Non a caso, questo ormone si sprigiona a seguito di attività che ci piacciono e ci rendono felici. Insomma, è tutta colpa del cervello. Oltre all’ormone della felicità, infatti, la nostra cotta stimola la produzione di tre neurotrasmettitori, chiamati dopamina, feniletilamina e noradrenalina.
La loro azione provoca una serie di reazioni corporee, dall’aumento di sudorazione al batticuore, passando per un senso di eccitazione ed euforia costante, che può toglierci anche il sonno. Nel lungo elenco degli effetti dei neurotrasmettitori prodotti in dosi massicce c’è anche la perdita di appetito. Del resto, il processo cui andiamo incontro quando perdiamo la testa per qualcuno, dal punto di vista chimico, è simile a quello di chi assume anfetamina. Ebbene sì: siamo così energici e su di giri che non avvertiamo minimamente il senso di fame.
In particolare, il peculiare stato d’animo innescato dall’innamoramento è provocato dalla PEA. Questa sostanza chimica è in grado non solo di inibire la fame, ma ci espone a un vero e proprio stato di stress amoroso. Alzi la mano chi non ha vissuto le fasi di febbrile desiderio e attrazione nei confronti di un’altra persona, prima ancora di capire se fossimo ricambiati o meno.
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Insomma, diciamocelo francamente, si tratta di una vera e propria agonia: vampate di calore, colore delle guance che divampa per una sciocchezza, mani fredde e sudaticce. Fa tutto parte delle reazioni incontrollate dell’organismo, che spesso sono fonte di non poco imbarazzo. Del resto, alla luce di queste evidenze scientifiche il paragone tra amore e droga non è più così distante.
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