La striscia luminosa visibile nel cielo notturno assume nomi diversi a seconda delle culture

• La via Lattea è un insieme di stelle, pianeti, gas, polveri tenuti insieme dalla gravità
• Si stima che nella via Lattea siano presenti circa 100 miliardi di stelle
• Il nome deriva dalla mitologia greca e rappresenta uno schizzo di latte che dal seno della dea Era arrivò in cielo
• Fin dall’antichità ogni cultura ha dato un nome diverso alla Via Lattea
• La scia luminosa della galassia rappresenta, a seconda dei popoli, la Via degli Spiriti, il Sentiero degli Uccelli, il Fiume d’Argento

I nomi dei corpi celesti o degli elementi dello spazio sono spesso associati a elementi della natura, oppure possono avere semplici sigle o codici stabiliti dagli scienziati. A volte prendono il nome dalla forma, come la nebulosa Testa di Cavallo, o dalla mitologia, come la galassia di Andromeda, oppure dal cibo, come la galassia che ospita la Terra, la Via Lattea.

Il mito

Il nostro Sole e tutti i pianeti attorno ad esso fanno parte della Via Lattea. Una galassia è un grande gruppo di stelle, gas e polvere legati insieme dalla gravità e può essere di varie forme e dimensioni. La Via Lattea è una grande galassia a spirale barrata che contiene, secondo le stime, circa 100 miliardi di stelle.

Il nome della galassia deriva dalla mitologia greca. Zeus appoggiò suo figlio, nato dalla relazione con Alcmena, sul seno di Era che dormiva. Lo scopo era di far bere al bambino il latte divino per dargli l’immortalità. Era però si svegliò e staccò dal seno il figlio non suo. Il latte fuoriuscì dal capezzolo e schizzò verso il cielo, creando la galassia. Ispirandosi a questo racconto, i greci inventarono il termine “galaxias”, che ha la sua radice nella parola “gala“, che significa latte.

I romani adattarono il nome in “Via Galactica”, che si traduce come Via Lattea. Naturalmente, non tutte le culture si ispirano alla stessa mitologia, e la nostra galassia ha assunto molti nomi diversi da quando gli esseri umani hanno iniziato a guardare verso l’alto di notte. Gli antichi egizi, ad esempio, immaginavano la Via Lattea come una dea chiamata Nut, che proteggeva la Terra da un abisso acquoso.

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Il popolo Lakota chiama la galassia “Via degli Spiriti”, mentre alcune culture baltiche usano il termine “Sentiero degli uccelli” in riferimento al fatto che l’orientamento nord-sud della galassia in certi periodi dell’anno rispecchia il percorso seguito dagli uccelli migratori. Nella cultura quechua, la galassia è immaginata come un fiume sacro chiamato Mayu, mentre il nome cinese si traduce come “Fiume d’Argento” ed è usato anche in Corea e Vietnam.

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• https://www.iflscience.com/why-is-our-galaxy-called-the-milky-way-74776
• https://imagine.gsfc.nasa.gov/science/objects/milkyway1.html
• https://www.universetoday.com/84662/why-is-our-galaxy-called-the-milky-way/

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